Missione Cristiana 153

MINISTERO della PREGHIERA

«FEDE e PREGHIERA»

(3^ Parte)

«La meditazione della Torà richiede tempo»

«La contemplazione del Messia necessita di tempo»

«L’adorazione di Yeshùa vuole tempo»

«La comunione fraterna desidera tempo»

«La preghiera invece non deve essere lunga ripetitiva»

Lasciamoci guidare nella preghiera, cioè ispirare dallo Spirito Santo, il Padre nostro sa già di cosa abbiamo bisogno, ma vuole che glielo chiediamo, per mettere in moto la nostra fede, i principi di Dio sono fondamentali: «chiedete e vi sarà dato»

Matteo 6:5-8

Quando pregate non siate come gli ipocriti, perché essi amano pregare stando in piedi nelle sinagoghe ed agli angoli delle piazze per essere visti dagli uomini; in verità vi dico che essi hanno già ricevuto il loro premio.

6) Ma tu, quando preghi, entra nella tua cameretta e chiusa la porta, rivolgi la preghiera al Padre tuo che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.

7) Nel pregare, non usate troppe parole come i pagani, che pensano di essere esauditi per il gran numero delle loro parole.

8) Non fate dunque come loro, perché il Padre vostro sa le cose di cui avete bisogno prima che gliele chiediate.

«Lo Spirito Santo ci insegna a pregare»

Efesini 6:17-18

E fate vedere l’elmo della salvezza,

e la spada dello Spirito Divino,

cioè un rhema di Dio

(cioè una parola specifica);

con ogni preghiera e supplica,

pregando in ogni occasione in Spirito divino,

vegliando altresì a questo scopo

con ogni costanza e preghiera

a favore di tutti i santi,

Romani 8:26-27

Nello stesso modo anche lo Spirito divino va incontro alla nostra impotenza!

Infatti non sappiamo che cosa chiedere come conviene, ma da Sé lo Spirito divino (in noi) interviene con gemiti indicibili.

27) Di più, Colui che investiga fruga nei cuori sa quale è la mente  il fine dello Spirito divino (in noi), perché di fronte a Dio intercede per i santi.

Non dobbiamo considerare la preghiera come un compito fisso, ma come un appello alla grazia, alle compassioni, alla pietà e alla misericordia dell’Onnipotente e di non pregare quando la mente non è in pace (shalom).

Matteo 6:9-13

Voi dunque pregate in questa maniera: «Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome.

10) Venga il tuo regno.

Sia fatta la tua volontà anche in terra come in cielo.

11) Dacci oggi il nostro pane necessario.

12) Perdonaci i nostri debiti, come anche noi perdoniamo ai nostri debitori.

13) E non esporci alla tentazione, ma liberaci dal maligno».

«perché tuo è il regno e la potenza e la gloria in eterno. Amen.»

(Non è presente nel testo greco)

Queste parole sono di contemplazione!

Perciò il Signore Yeshùa non le ha insegnate nell’ambito della preghiera.

Pregare significa indirizzare il nostro cuore a Dio, la preghiera non è un esercizio spirituale, ma un’azione finalizzata a confermare il fatto che viviamo per Fede nel Messia, Signore della nostra carne e delle nostre azioni.

Galati 2:20

Sono stato crocifisso con Cristo: non sono più io che vivo, ma Cristo in me!

La vita che vivo ora nella carne, la vivo nella fede nel Figlio di Dio il quale mi ha amato ed ha dato sé stesso per me.

«Il problema è la tentazione o cattiva inclinazione del nostro cuore che cerca di dominarci»

Genesi 8:21

E YHWH accolse  l’odore propiziatorio e disse in cuor suo:

«Non maledirò più la terra a causa dell’uomo, perché il pensiero dell’animo dell’uomo tende al male fin dalla fanciullezza; né più colpirò tutti i viventi come ho fatto».

Fin dalla nostra fanciullezza abbiamo questa inclinazione a ciò che è male.

Esempi: la cioccolata è buona, ma se ne abusiamo diventa un male.

Il sesso è una cosa buona dentro i canoni che Dio ha istituito, fuori diventa fornicazione e adulterio.

Un po’ di vino è buono, ma chi ne abusa diventa ubriaco e si fa del male, 

potremmo dire che praticamente in quasi tutte le cose si ripetono questi principi.

Il vero pericolo della cattiva inclinazione è la sua capacità di crescere senza limiti,

se non impariamo a dominarla, meglio se fin dal principio.

«Per questo dobbiamo meditare la Parola di Dio in ogni tempo e scriverla in ogni luogo»

Deuteronomio 6:4-9

Ascolta, Israele: YHWH, il nostro DIO, YHWH è Uno.

Tu amerai dunque YHWH, il tuo DIO, con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua forza.

E queste parole che oggi ti comando rimarranno nel tuo cuorele inculcherai ai tuoi figli,

ne parlerai  quando sei seduto in casa tua,  quando cammini per strada, quando sei coricato e  quando ti alzi (cioè del continuo).

Le legherai come un segno  alla mano, saranno come fasce  tra gli occhi, e le scriverai  sugli stipiti della tua casa e  sulle tue porte (cioè in ogni luogo).

La vera difficoltà non è solo insegnare a parole, ma principalmente attraverso la nostra testimonianzacioè vivere secondo gli insegnamenti di Yeshùa, il modo migliore per sottomettere le nostre cattive inclinazioni è:

(*)Ascoltare la Parola di Dio con riverenza

(*)Ascoltare: «ob+audere: obbedire a ciò che ascolti»

«Meditare la Torà giorno e notte»

Cioè del continuo ed in ogni luogo e con il cuore ben disposto.

«Contemplare incessantemente»

«Adorare in Spirito e Verità»

«Avere comunione fraterna gli uni gli altri»

«Pregare con fede»

La preghiera nasce nell’intimità che c’è:

tra il Figlio che dice Padre mio e Dio che risponde: «tu sei mio figlio»

e nel senso di appartenenza che la Sposa prova nei confronti dello Sposo che risponde al suo appello d’amore: «Tu mi hai rapito il cuore, o mia sorella sposa mia»

«Testimoniare di Yeshùa»

«attraverso lo Spirito Santo che ha profuso il Suo Frutto «agapê» nei nostri cuori»

Genesi 4:7

Se agirai bene potrai andare a testa alta.

Ma se fai il male,

il peccato sta in agguato alla porta

il peccato ha desiderio di te;

ma tu lo devi dominare.

La scelta tra il bene ed il male si chiama libero arbitrio, tutto è previsto da Dio, ma Dio ci da libertà di scelta; dominare il peccato non è una cosa scontata perché il male è altamente invasivo, ma sicuramente applicare i principi esposti è come abitare nell’ambasciata del bene, se vogliamo uscire dall’ambasciata e vivere nel peccato è una nostra responsabilità.

C’è un ulteriore problema con il peccato,

il peccato non abita mai da solo,

perché un peccato chiama sempre un altro peccato:

Salmo 42:7

Un abisso chiama un altro abisso, al fragore delle tue cascate, tutti i tuoi flutti e le tue onde sono passati sopra di me.

Come dire, un problema chiama un altro problema e un peccato chiama un altro peccato.

Apocalisse 22:10-14

Poi mi disse: «Non sigillare le parole della profezia di questo libro, perché il tempo è vicino.

11) Chi è ingiusto continui ad essere ingiusto,

chi è immondo continui ad essere immondo, 

chi è giusto continui a praticare la giustizia,

e chi è santo continui a santificarsi.

12) Ecco, io vengo presto e il mio premio è con me, per rendere ad ognuno secondo le opere, che egli ha fatto.

13) Io sono l’Alfa e l’Omega, il principio e la fine, il primo e l’ultimo».

14) Beati coloro che adempiono i suoi comandamenti per avere diritto all’albero della vita, e per entrare per le porte nella città.

Chi è ingiusto continui ad essere ingiusto, non è un consiglio, ma un avvertimento, il male è come la droga più ne prendi più ne avrai bisogno, perché il male è altamente invasivo.

Lo stesso non vale per il bene, il bene va curato diligentemente.

Un enfasi particolare è al versetto 14: «Beati coloro che adempiono i suoi comandamenti per avere diritto all’albero della vita»

È sicuramente vero che la salvezza è per grazia mediante la fede, ma ancora una volta si afferma che la fede senza le opere è finta.

Bisogna conoscere il problema per poterlo risolvere, accettare che il peccato è altamente invasivo è fondamentale, altrimenti lo stiamo sottovalutando.

Impariamo dal nostro Signore

«Yeshùa il Messia a PREGARE»

Questa meditazione è stato fatta al meglio della mia conoscenza attuale della Parola di Dio, perciò può essere soggetta a modifiche.

« INVITO INVITO »

A tutti i credenti che hanno il desiderio di conoscere il modello della:

«Chiesa originale di Yeshùa il Messia, nata a Gerusalemme»

vista dallo studio su: «Atti 2:41-47» consultatelo insieme agli approfondimenti, informatevi, fate domande direttamente sulle pagine stesse del sito, chiedete, commentate, sarà un conoscersi passo→ passo→ verso la vera Chiesa, aspettiamo il vostro contributo.


«inviateci una e-mail ed entrate in contatto con noi»


Che la grazia del Signor nostro Yeshùa il Messia (Gesù Cristo) sia con tutti noi.

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