Missione Cristiana 153
Il Discepolo
(1^ parte)
«Il Discepolo è un Servo di Cristo»
Il Discepolato Cristiano è un processo progressivo di trasformazione da:
«carnali a spirituali»
«da egoisti ad altruisti»
il rapporto tra discepolo e pastore è profondo, non è un insegnamento intellettuale, ma copre tutte le aree della vita, Spirito anima e corpo,
è un imparare a morire alla carne per vivere in Cristo,
il pastore impartisce la sua conoscenza esperienziale al discepolo.
Galati 2:20
Io sono stato crocifisso con Cristo
e non sono più io che vivo,
ma è Cristo che vive in me;
e quella vita che ora vivo nella carne,
la vivo nella fede del Figlio di Dio,
che mi ha amato e ha dato se stesso per me.
Il Vero Discepolato Cristiano ha un costo:
Atti 20:24
Ma io non faccio alcun conto della vita, quasi mi fosse cara, pur di compiere il mio corso e il ministero che ho ricevuto dal Signor Gesù, che è di testimoniare del vangelo della grazia di Dio.
Giovanni 12:25
Chi ama la sua vita la perderà, e chi odia la sua vita in questo mondo la conserverà per la vita eterna.
Ha precedenza sulla nostra famiglia:
Luca 14:26-27
Se uno viene a me e non odia suo padre e sua madre, moglie e figli fratelli e sorelle e perfino la sua propria vita, non può essere mio discepolo.
(al posto di «non odia» si può leggere: «da priorità»)
27) E chiunque non porta la sua croce e mi segue, non può essere mio discepolo.
Luca 14:33
Così dunque, ognuno di voi che non rinunzia a tutto ciò che ha, non può essere mio discepolo.
Il discepolo cristiano inizia la sua vita nella chiesa come
MINISTERO di AIUTO o ASSISTENZA.
Giovanni 13:13-17
Voi Mi chiamate: il Maestro e il Signore, e dite bene: infatti lo sono.
14) Se dunque io il Signore e il Maestro ho lavato i vostri piedi,
anche voi dovete lavare i piedi l’uno all’altro.
15) infatti vi ho dato un esempio affinché come ho fatto io facciate anche voi.
16) Così è in verità così in verità vi dico, un servo non è maggiore del proprio padrone, né un messaggero maggiore di colui che lo ha inviato.
17) Se sapete queste cose, siete beati se le fate.
Conoscere Gesù per esperienza significa servirsi l’un l’altro, cioè imparare da Lui, il lavarsi i piedi è una metafora che ci indica che nell’umiltà del servizio si forma il carattere di Cristo.
Matteo 11:29
Prendete su di voi il mio giogo e imparate da me (Yeshùa),
perché io sono mansueto ed umile di cuore;
e voi troverete riposo per le vostre anime.
L’Attitudine del ministero di assistenza è il Servizio!
La Motivazione del ministero di assistenza è l’Amore!
Qualunque servizio va fatto in modo pratico e reale attraverso l’amore che Dio ha profuso nei nostri cuori «agapê» che non pensa al contraccambio, perché sa che è Dio il rimuneratore di coloro che lo cercano, senza fede non ci può essere un servizio genuino.
Se quello che facciamo viene fatto aspettandosi la gratitudine come risposta, forse dobbiamo rivedere la nostra Motivazione nel servire, perché
se non sopportiamo l’ingratitudine
significa che non abbiamo compreso
cosa significa essere veri discepoli!
1^ Giovanni 3:18
Figlioli, non amiamo a parole né con la lingua,
ma in modo pratico e reale.
1^ Giovanni 4:20-21
Qualora qualcuno dica: «io amo Dio», e odiasse il proprio fratello, è un bugiardo: infatti chi non ama il proprio fratello che ha visto, non è possibile che ami Dio che non ha visto.
21) E questo è il comandamento che abbiamo da parte Sua:
chi ama Dio ami anche il proprio fratello.
Doni spirituali
1^ Corinzi 12:1
Ora, fratelli,
non voglio che siate nell’ignoranza
riguardo ai doni spirituali.
I Doni spirituali descritti nella:
«1^ Corinzi 12»
sono nove e si possono suddividere in:
Doni di Rivelazione:
Parola di Sapienza
Parola di Conoscenza
Discernimento degli spiriti
Doni di Potenza:
Fede
Guarigioni
Miracoli o Potenti Operazioni
Doni di Ispirazione:
Profezia
Diversità di Lingue
Interpretazione delle Lingue
Vengono donati alla Chiesa per l’utilità comune.
1^ Corinzi 12:7-12
Or a ciascuno è data la manifestazione dello Spirito divino per l’utilità comune.
A uno infatti è data, per mezzo dello Spirito divino, parola di sapienza; a un altro, secondo il medesimo Spirito, parola di conoscenza;
a un altro fede, dal medesimo Spirito a un altro doni di guarigioni, per mezzo del medesimo Spirito; a un altro potere di compiere potenti operazioni; a un altro profezia; a un altro discernimento degli spiriti;
a un altro diversità di lingue, a un altro l’interpretazione delle lingue.
Ora tutte queste cose le opera quell’unico e medesimo Spirito, che distribuisce i suoi doni a ciascuno in particolare come vuole.
Come infatti il corpo è uno, ma ha molte membra, e tutte le membra di quell’unico corpo, pur essendo molte, formano un solo corpo, così è anche Cristo.
Diventare discepoli del nostro Signore
«Yeshua il Messia di Nazareth»
è un privilegio!
« INVITO INVITO »
A tutti i credenti che hanno il desiderio di conoscere il modello della:
«Chiesa originale di Yeshùa il Messia, nata a Gerusalemme»
vista dallo studio su: «Atti 2:41-47» consultatelo insieme agli approfondimenti, informatevi, fate domande direttamente sulle pagine stesse del sito, chiedete, commentate, sarà un conoscersi passo→ passo→ verso la vera Chiesa, aspettiamo il vostro contributo.
«inviateci una e-mail ed entrate in contatto con noi»
Che la grazia del Signor nostro Yeshùa il Messia (Gesù Cristo) sia con tutti noi.
Pace a te Paolo,
Aggiungo il versetto 32 per completare le parole di Gesù.
Giovanni 8:31-32 (versione Nuova Diodati)
Gesù disse allora ai Giudei che avevano creduto in lui: «Se dimorate nella mia parola, siete veramente miei discepoli;
32) conoscerete la verità e la verità vi farà liberi».
Riporto anche la traduzione ampliata e letterale dal greco all’italiano degli stessi versetti:
Giovanni 8:31-32
Ha dichiarato quindi il Signore Gesù rivolto ai Giudei che Gli avevano creduto: «Qualora voi stiate saldi, viviate nelle mie parole, siete veramente Miei discepoli,
32) per di più conoscerete la verità per esperienza, e la verità diventata esperienza nella vostra vita vi renderà liberi».
Rispondo alla domanda, in due modi, la prima con una domanda retorica:
1^) «Se non vivo nelle parole di colui che chiamo Signore ho veramente creduto?»
La seconda in maniera diretta:
2^) «Si! La priorità assoluta nella nostra vita è l’ascolto, la meditazione, la preghiera, la comunione fraterna ed il discepolato, cioè, come tu hai detto, la messa in pratica della parola di Dio in fatti e verità»
Shalom!
Pace! Trovandomi d’accordo con la risposta data e meditando ancora su discepolato ed essere discepolo ho un’altra domanda.
In Giovanni 8:31 è scritto: ” Gesù disse allora ai Giudei che avevano creduto in lui: «Se dimorate nella mia parola, siete veramente miei discepoli; “.
In questo versetto Gesù mette come prerogativa fondamentale di un vero discepolo il dimorare nella sua parola.
Nel significato comune dimorare significa risiedere, abitare.
Cosa intende Gesù usando questo termine?
Prendendo spunto da questo studio, si può dire che un vero discepolo ha come priorità assoluta della propria vita lo studio, la meditazione e la messa in pratica della parola di Dio in ogni suo aspetto?
Shalom!
Pace a te Paolo,
Certamente per diventare uomini secondo Dio bisogna imparare ad essere ubbidienti alla Parola di Dio e sottomessi allo Spirito Santo, ma detto così sembra più una forzatura.
L’ubbidienza alla Parola di Dio è per amore e non per obbligo, perché so che il mio Signore Gesù mi sta insegnando per il mio bene, per la mia benedizione, mi guida per sentieri di giustizia.
Nello stesso modo vale per la sottomissione allo Spirito Santo, sottomesso non vuol dire «tappetino per pulirsi le scarpe» ma significa sostenere l’opera dello Spirito Santo nella mia vita, che mi insegna a vivere nello Spirito divino, cioè a vivere nel Frutto dello Spirito e a manifestare i Suoi doni.
Sicuramente il Corpo di Cristo e il discepolato crescono insieme, perché il discepolato ci guida a comprendere a fondo i principi di «ubbidienza e sottomissione».
Secondo l’uomo carnale «ubbidienza e sottomissione» sono due brutte parole, per l’uomo spirituale sono manna che scende dal cielo.
Shalom!
Possiamo dire che il discepolato è quel percorso che si intraprende nell’ubbidienza, nella sottomissione, e nel timore di Dio, conoscendo per esperienza la verità, e che ci porta a raggiungere la piena trasformazione in uomini nuovi, cioè in uomini secondo Dio?
E inoltre, possiamo dire che corpo di Cristo e discepolato sono due facce della stessa medaglia e che senza discepolato non può esserci corpo di Cristo e viceversa?