Missione Cristiana 153

Discepolato

• Riceverete Potenza •

Atti 1:8

Ma riceverete potenza

«dunamin»

quando lo Spirito Santo verrà su di voi, e mi sarete testimoni in Gerusalemme, e in tutta la Giudea e Samaria, e fino all’estremità della terra.

Lo Spirito Santo che viene su di noi è un’esperienza in novità di vita, unica e singolare, è un essere rivestiti e riempiti, è totalizzante.

Luca 24:49

Ed ecco, io mando su di voi la promessa del Padre mio; ma voi rimanete nella città di Gerusalemme, finché siate

rivestiti di potenza dall’alto.

Giovanni 14:16-21

Altresì *io pregherò il Padre e vi darà un altro Intercessore o Aiutante, perché stia con voi per sempre,

17) lo Spirito Santo, quello che il mondo non può ricevere, perché non Lo vede o non Lo medita o non Lo contempla né Lo conosce o né prende coscienza, o né Lo discerne, o né Lo comprende, o né Lo capisce!

Voi lo riconoscete, perché dimora con voi e dentro di voi persisterà.

18) Non vi lascerò orfani, torno da voi.

19) Ancora un poco e il mondo non Mi vedrà più, voi invece Mi vedrete, poiché io vivo anche voi vivrete.

20) In quel giorno voi capirete:

«io nel Padre mio, egualmente voi in me ed io in voi».

21) Chi possiede i Miei comandamenti e li pratica, quello è colui che Mi ama!

E chi Mi ama sarà amato da parte del Padre Mio, anch’io lo amerò e a lui faro vedere Me stesso»

*«io pregherò il Padre» è una frase di Gesù in relazione alla Sua vita terrena ed umana.

Giovanni 14:26

Ora l’Avvocato o Difensore, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel Mio Nome, Egli vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto quello che vi dissi io.

Giovanni 15:26

Ma quando verrà l’Avvocato o il Difensore quello che io vi manderò dal Padre, lo Spirito di Verità quello che procede dal Padre, Egli testimonierà di Me;

Giovanni 16:7-17

Tuttavia io vi dico la verità: è bene per voi che io me ne vada, perché se non me ne vado, non verrebbe a voi l’Avvocato o il Difensore; ma se me ne vado, io ve lo manderò.

8) E dopo che sarà giunto Egli accuserà il mondo di peccato, di giustizia e di giudizio.

9) Di peccato certamente, perché non credono in Me!

10) Quindi di giustizia, perché vado al Padre e non Mi vedrete più;

11) quindi di giudizio, perché colui che guida il così fatto mondo è stato condannato.

12) Ho ancora molte cose da dirvi, ma non sareste in grado di ponderarle ora.

13) Ma quando verrà Lui, lo Spirito di verità, vi mostrerà la Via a tutta la Verità: non parlerà infatti da sé stesso, ma dirà quanto ascolta, per di più vi annunzierà l’avvenire.

14) Lui Mi glorificherà, perché prenderà del mio e ve lo annunzierà.

15) Tutte le cose che ha il Padre sono Mie; per questo motivo dissi che prende e vi annuncia del Mio.

16) Un poco e non mi vedrete più, e ancora un poco e Mi vedrete di nuovo»

17) Dissero allora alcuni dei Suoi discepoli gli uni agli altri: «Cosa significa ciò che ci dice: «Un poco e non Mi vedrete, e di nuovo un poco e Mi vedrete di nuovo?» e: «Perché vado al Padre?»

Lo Spirito Santo che viene su di noi è un’esperienza distinta dal:

«Nascere di nuovo dall’alto»

Giovanni 3:5-8

Gesù ha risposto: «In verità, in verità ti dico, che se uno non nasce d’acqua e Spirito divino, non può penetrare nel Regno di Dio.

6) Quello che è nato dalla carne è carne, e quello che è nato dallo Spirito divino è Spirito divino.

7) Non meravigliarti se ti ho detto: «Voi dovete nascere di nuovo dall’alto».

8) Lo Spirito divino (il Vento) soffia dove vuole, senti anche la sua voce, ma non sai da dove viene e dove va.

Così è chiunque è generato (fatto nascere) dallo Spirito divino».

Tutti noi abbiamo un padre terrestre, abbiamo ricevuto il suo «DNA», abbiamo le sue caratteristiche,

ma una cosa è nascere dal padre,

un’altra cosa è fare e dire ciò che lui fa,

cioè seguire le sue orme!

Giovanni 5:30

Io non posso far nulla da me stesso; giudico secondo ciò che odo e il mio giudizio è giusto, perché non cerco la mia volontà, ma la volontà del Padre che mi ha mandato.

Giovanni 6:38

perché io sono disceso dal cielo, non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato.

Il punto di partenza per essere veri testimoni di Cristo nel mondo è vivere nella gioia dello Spirito Santo.

1^ Tessalonicesi 1:6

E voi siete divenuti nostri imitatori e del Signore, avendo ricevuta la parola in mezzo a grande afflizione insieme alla gioia dello Spirito Santo,

Romani 15:13

E il Dio della speranza vi riempia di ogni gioia e pace nel credere, affinché sovrabbondiate nella speranza per la potenza dello Spirito Santo.

Parlare in «altre lingue» significa esprimersi in modo fluente e puro secondo lo Spirito divino, riconoscibile anche dai non credenti.

Cantare in «altre lingue» significa innalzare, esaltare, magnificare e glorificare Dio nella gioia dello Spirito Santo, riconoscibile anche dai non credenti.

Atti 2:4

e sono stati tutti riempiti di Spirito Santo, e hanno iniziato a parlare altre lingue «eterais glωssais», come lo Spirito divino dava loro di proferire o esprimere o cantare «apoftheggomai».

Atti 2:6-11

E pervenuta quella voce così fatta è convenuto il popolo ed era confuso, perché ognuno udiva che quelli parlavano con il proprio dialetto «dialectos».

7) Perciò erano stupiti e si meravigliavano dicendo: «Ascolta non sono forse tutti costoro quelli che stanno parlando Galilei?

8) E com’è che noi udiamo ciascuno con il nostro proprio dialetto quello del luogo dove siamo nati,

9) Parti e Medi ed Elamiti e quelli che abitano la Mesopotamia, Giudea ed anche Cappadocia, Ponto e l’Asia,

10) Frigia ed anche Panfilia, Egitto e le zone della Libia quella sotto Cirene, e i Romani intervenuti,

11) non solo Giudei ma anche proseliti, Cretesi e Arabi, udiamo che quelli raccontano con i nostri modi di parlare delle magnificenze di Dio?».

Atti 10:44-46

Mentre Pietro stava ancora dicendo queste cose, lo Spirito Santo venne su tutti coloro che udivano la Parola.

45) E tutti i credenti circoncisi, che erano venuti con Pietro, rimasero meravigliati che il dono dello Spirito Santo fosse stato sparso anche sui gentili,

46) perché li udivano parlare in «altre lingue» e magnificare Dio.

Atti 19:4-6

Allora Paolo disse: «Giovanni battezzò con il battesimo di ravvedimento dicendo al popolo che dovevano credere in colui che veniva dopo di lui, cioè in Cristo Gesù».

5) Udito questo, furono battezzati nel nome del Signore Gesù.

6) E, quando Paolo impose loro le mani, lo Spirito Santo scese su di loro e parlavano in «altre lingue» e profetizzavano.

Una vita spirituale contraddistinta dalla potenza nello Spirito Santo inizia perciò con un segno ben preciso e inequivocabile:

il parlare in «altre lingue».

Perché le promesse di Dio sono per ogni credente disposto a ricercarle.

Atti 2:39

Per voi infatti è la promessa, egualmente per i vostri figli e per tutti quelli a venire, per quanti *Signore il Dio nostro ne chiamerà.

*va inteso come nome di Dio.

Quando rispondiamo alla Sua chiamata, Dio è fedele e ci riveste della Sua Potenza, e nel momento in cui lo Spirito Santo ci investe e ci riveste, il privilegio di essere canali di Dio si condiziona solo alla nostra consacrazione e alla nostra disponibilità ad essere usati da Lui.

Diventando così preziosi strumenti di Dio.

Filippesi 4:6

Non siate in ansietà per cosa alcuna, ma in ogni cosa le vostre richieste siano rese note a Dio mediante preghiera e supplica, con ringraziamento.

1^ Corinzi 14:1-23

Desiderate l’amore e cercate ardentemente i doni spirituali, ma soprattutto che possiate profetizzare,

2) perché chi parla in «altre lingue» non parla agli uomini, ma a Dio;

poiché nessuno lo comprende, ma egli in Spirito divino proferisce misteri.

3) Chi profetizza, invece, parla agli uomini per edificazione, esortazione e consolazione.

4) Chi parla in «altre lingue» edifica se stesso, ma chi profetizza edifica la chiesa.

5) Io vorrei che tutti parlaste in «altre lingue», ma molto più che profetizzaste, perché chi profetizza è superiore a chi parla in «altre lingue» a meno che egli interpreti, affinché la chiesa ne riceva edificazione.

6) Ma ora, fratelli, se venissi a voi parlando in «altre lingue», che vi gioverei se non vi parlassi per mezzo di rivelazione, o di conoscenza, o di profezia, o di insegnamento?

7) Le cose inanimate stesse che emettono un suono, come il flauto e la cetra, se non danno suoni distinti, come si riconoscerà ciò che si suona con il flauto o con la cetra?

8) Se infatti la tromba dà un suono sconosciuto, chi si preparerà alla battaglia?

9) Così anche voi, se con la lingua non proferite un parlare intelligibile, come si comprenderà ciò che è detto? Sarebbe infatti come se voi parlaste all’aria.

10) Vi sono, ad esempio, tante varietà di suoni di lingua nel mondo, e nessuno di essi è senza significato.

11) Se dunque io non comprendo il significato del suono, sarò come uno straniero per chi parla, e chi parla sarà uno straniero per me.

12) Così anche voi, poiché siete desiderosi di avere doni spirituali, cercate di abbondarne per l’edificazione della chiesa.

13) Perciò chi parla in «altre lingue» preghi di poter interpretare,

14) perché, se io prego in «altre lingue», il mio Spirito divino ben prega, ma la mia mente rimane infruttuosa.

15) Che si deve dunque fare? Pregherò con lo Spirito divino, ma lo farò anche con la mente; canterò con lo Spirito divino, ma canterò anche con la mente.

16) Tuttavia, se tu lodi Dio con lo Spirito divino, colui che occupa il posto del profano, come dirà Amen, al tuo ringraziamento, poiché egli non comprende ciò che tu dici?

17) Infatti tu puoi anche rendere un bel ringraziamento, ma l’altro non è edificato.

18) Io ringrazio il mio Dio, perché parlo in «altre lingue» più di voi tutti.

19) Ma nell’assemblea preferisco dire cinque parole con la mia intelligenza per istruire anche gli altri, piuttosto che diecimila parole in «altre lingue».

20) Fratelli, non siate bambini di senno, ma siate bambini in malizia e uomini compiuti in senno.

21)  Sta scritto nella legge: «Io parlerò a questo popolo in lingue straniere e con labbra straniere, ma neppure così mi ascolteranno», dice il Signore.

22) Pertanto le «altre lingue» sono un segno non per i credenti, ma per i non credenti mentre la profezia non è per i non credenti, ma per i credenti.

23) Se dunque, quando tutta la chiesa è riunita insieme, tutti parlano in «altre lingue» ed entrano dei profani o dei non credenti, non diranno che voi siete fuori di senno?

1^ Corinzi 14:28

Se non vi è chi interpreti, tacciano nell’assemblea e parlino a sé stessi e a Dio.

Il parlare in «altre lingue» è quindi per la nostra edificazione, se non è accompagnato dall’interpretazione.

Marco 16:17

E questi sono i segni che accompagneranno quelli che hanno creduto: nel mio nome scacceranno i demoni, parleranno nuove lingue;

Lo scopo è fortificarsi nella potenza dello Spirito Santo, cioè edificarsi per farsi trovare pronti:

«alla lotta che è stabilita per noi»

Atti 2:1-4

E mentre stavano preparando il giorno della Pentecoste erano tutti insieme nello stesso luogo

2) e ci fu all’improvviso dal cielo un suono come di un vento impetuoso che soffia e ha riempito l’intera casa dov’erano seduti,

3) ed è sembrato loro di vedere distribuite delle lingue come di fuoco, e se n’è fermata una su ciascuno di loro,

4) e sono stati tutti riempiti di Spirito Santo, e hanno iniziato a parlare in altre lingue «eterais glωssais», come lo Spirito divino dava loro di proferire o esprimere o cantare «apoftheggomai».

Gli Atti degli Apostoli iniziano con una forte enfasi sul dono del parlare in «altre lingue».

È  stata la prima grande testimonianza dei discepoli di Cristo, incentrata proprio su questo dono.

L’enfasi principale di questo evento non è stata su: «un suono come di un vento impetuoso che soffia» o ancora su: «delle lingue come di fuoco» è stata sul parlare in

«altre lingue»

Se meditiamo con attenzione ogni passo della Parola di Dio letto, ci sarà difficile ignorare l’esistenza della promessa dello Spirito Santo, e se davvero desideriamo somigliare di più a Gesù ed essere Suoi testimoni, dobbiamo parlare in «altre lingue» ed essere rivestiti della Sua potenza dall’alto.

Questa meditazione è stato fatta al meglio della mia conoscenza attuale della Parola di Dio, perciò può essere soggetta a modifiche.

«INVITO» «INVITO»

A tutti i credenti che hanno il desiderio di conoscere il modello della:

«Chiesa originale di Gesù Cristo, nata a Gerusalemme»

vista dallo studio su: «Atti 2:41-47» consultatelo insieme agli approfondimenti, informatevi, fate domande direttamente sulle pagine stesse del sito, chiedete, commentate, sarà un conoscersi passo→ passo→ verso la vera Chiesa, aspettiamo il vostro contributo.


«inviateci una e-mail ed entrate in contatto con noi»


Che la grazia del Signor nostro Gesù Cristo sia con tutti voi.

«Regole per chi Commenta»

3 commenti
  1. Filippo
    Filippo dice:

    Senza una vita spirituale non abbiamo forza.
    Senza far fluire lo Spirito ci sentiamo impotenti e sommersi dalla cose della vita.
    Da una vita Spirituale distratta discende certa ansia e una vita spesso in affanno.
    La parte Spirituale della nostra vita è quindi fondamentale.
    Nel Tanak troviamo molti riferimenti a questo

    Zaccaria 4:6
    Allora egli, rispondendo, mi disse: «Questa è la parola dell’Eterno a Zorobabel: Non per potenza né per forza, ma per il mio Spirito», dice l’Eterno degli eserciti.

    L’opera di Zorobabel andrà a compimento grazie allo Spirito di Dio.
    Non per la sua forza o il suo potere.
    Tuttavia lo stesso passo di Zaccaria (capitolo 4) ci ricorda come dalla parte spirituale discenda la parte pratica.
    In fatti e verità.
    La parte pratica è conseguenza di quella spirituale e non ci può essere solo una delle due.

    Zaccaria 4:10
    Chi ha potuto disprezzare il giorno delle piccole cose? Ma quei sette si rallegrano a vedere il filo a piombo nelle mani di Zorobabel. Questi sette sono gli occhi dell’Eterno che percorrono tutta la terra».

    Zorobabel aveva infatti messo mano alla costruzione del Tempio in maniere pratica.

    Shalom.

  2. MASSIMO FUSI
    MASSIMO FUSI dice:

    Carissi fratelli e sorelle in Cristo sia la gioia del Signore esuberante nei vostri cuori.
    Atti 5:41 “Così essi si allontanarono dal sinedrio, rallegrandosi di essere stati ritenuti degni di essere vituperati per il nome di Gesù.
    Matteo 11 e 12: «Beati sarete voi, quando vi insulteranno e vi perseguiteranno e, mentendo, diranno contro di voi ogni sorta di male per causa mia. 12 Rallegratevi e giubilate, perché il vostro premio è grande nei cieli, poiché così hanno perseguitato i profeti che furono prima di voi».
    Leggendo questi versi della Parola ci viene spontanea una domanda: com’è possibile rallegrarsi e giubilare di fronte agli insulti, alle persecuzioni e alle maldicenze quando si testimonia di YESHUA?
    La risposta è molto semplice ed è questa: il vero testimone di CRISTO è quello che vive e manifesta la SUA gioia.
    Il testimone di SIGNORE è colui che sa perfettamente che è stato rivestito di potenza dall’alto e conosce per esperienza che l’unico modo per mantenere accesa la sua lampada ed essere uno strumento d’amore nella mani di YESHUA è avere una vita spirituale genuina e pura che si alimenta e cresce solo attraverso la meditazione della Parola ed una incessante preghiera soprattutto in lingue.
    Tutto questo ci porterà a realizzare quanto è scritto in 1^ Giovanni 1:7 “ma se camminiamo nella luce, come egli è nella luce, abbiamo COMUNIONE GLI UNI CON GLI ALTRI”
    e di conseguenza il SUO CORPO manifesterà al mondo l’amore di DIO.

  3. Paolo Niccolai
    Paolo Niccolai dice:

    Pace.
    Nel concetto umano e carnale della vita, la parola potenza si applica a persone che definiamo potenti, perché hanno disponibilità economiche e ruoli sociali che permettono loro di decidere della vita altrui, i così detti “potenti della terra…”.
    Però grazie a Dio sappiamo che nel Suo Regno queste “leggi” non valgono e sono all’opposto.
    Per questo mi sono chiesto se ricevere potenza o essere rivestiti di potenza, essendo nati di nuovo, non significa forse vivere la propria vita con ogni umiltà e mansuetudine, nel rispetto della Torah, e per la gioia che ci è posta davanti (il Corpo di Cristo, la sua Sposa).
    Penso infatti a ciò che è scritto in Giovanni 3:8 Lo Spirito divino (il Vento) soffia dove vuole, senti anche la sua voce, ma non sai da dove viene e dove va. Così è chiunque è generato (fatto nascere) dallo Spirito divino».
    Uomini apparentemente deboli (per il mondo) ma forti nello Spirito, perché edificati e fortificati attraverso la preghiera nello Spirito e attraverso il dono delle altre lingue, per essere pronti alla lotta stabilita, che viene ben descritta in questi versetti.
    Efesini 6:10-12 Del resto, fratelli miei, fortificatevi nel Signore e nella forza della sua potenza.
    Rivestitevi dell’intera armatura di Dio per poter rimanere ritti e saldi contro le insidie del diavolo poiché il nostro combattimento non è contro sangue e carne, ma contro i principati, contro le potestà, contro i dominatori del mondo di tenebre di questa età, contro gli spiriti malvagi nei luoghi celesti.

    Shalom a tutti.

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