Luca 18:1-8
Poi Gesù propose loro ancora una parabola,
per mostrare che bisogna continuamente pregare senza stancarsi,
2) dicendo:
“C’era in una città un giudice che non temeva Dio e non aveva rispetto per alcun uomo.
3) Or in quella stessa città c’era una vedova che andava da lui, dicendo:
«Fammi giustizia del mio avversario».
4) Per un certo tempo egli si rifiutò di farlo, ma poi disse fra sé:
«Anche se non temo Dio e non ho rispetto per alcun uomo,
5) tuttavia, poiché questa vedova continua a infastidirmi, le farò giustizia perché a forza di venire, alla fine non mi esaurisca»”.
6) E il Signore disse: «Ascoltate ciò che dice il giudice iniquo.
7) Non vendicherà Dio i suoi ELETTI che gridano a Lui giorno e notte.
Tarderà egli forse a intervenire a loro favore?
8) Sì, io vi dico che li vendicherà prontamente.
Ma quando il Figlio dell’uomo verrà, troverà la fede sulla terra?».
In questo messaggio si parla di come Abramo sia uscito dal suo paese lasciandone il vano modo di vivere e tutte le credenze che ne facevano parte.
Questo è vero per ogni luogo poiché ogni paese ha le sue credenze e i suoi idoli nazionali.
Questi ultimi si basano su concetti di patria e di nazione e sono infatti associati a una vera e propria religione (hanno infatti riti, ricorrenze e altari).
È evidente che stiamo parlando di cose spirituali, essendo vistosamente irrazionali.
Una persona a me cara, che ha vissuto e lavorato molti anni all’estero, mi ha sempre detto che i concetti di nazione e patria sono legati alla “narrazione” che ne viene fatta.
In altre parole sono concetti costruiti negli anni impiantando e alimentando certi sentimenti e costruendo un immaginario piuttosto che un altro per varie motivazioni.
Credo che sia vero, cresciamo convinti di credenze alle quali siamo stati esposti dall’inizio della nostra vita.
Abramo ha iniziato un cammino rendendosi conto della vacuità dei credi del suo paese e, come ha giustamente detto Paolo Massimo, Abrahamo si è esposto alla presenza del Signore per ricevere da Lui una fede vera e principi nuovi.
Ed’è proprio questa continua esposizione che gli permette di fare preghiere che potrebbero sembrare impertinenti come quella prima della distruzione di Sodoma.
La preghiera personale è proprio questo, esporsi alla “narrazione” (passatemi il termine) della Verità per ripulirsi da pensieri falsi.
Romani 12:2
E non conformatevi al secolo presente,
ma trasfiguratevi quanto al rinnovamento della mente,
affinché conosciate per esperienza quale sia la buona, gradita e perfetta volontà di Dio.
A quale narrazione ci vogliamo esporre?
Carissimi fratelli e sorelle in Cristo quante volte abbiamo meditato su questo grande uomo di Dio!
Tutto ciò che egli ha fatto è per il nostro ammaestramento affinché non cediamo mai allo scoraggiamento.
La fede non si trova al supermercato ma va conquistata giorno per giorno come ha fatto il Padre della fede.
Nella lettera ai Romani 4:20 è scritto: “Neppure dubitò per incredulità riguardo alla promessa di Dio, ma fu FORTIFICATO NELLA FEDE e diede gloria a Dio”.
La domanda che dobbiamo porci è questa: ma come fece ad essere fortficato?
Tutto nasce da una profonda intimità con il Signore.
E’ lì che riceviamo i rhema che ci fanno crescere nella conoscenza del cuore di Dio.
Solo un uomo che vive questa relazione può rivolgersi a YHWH come è scritto in Genesi 18:25 “Lungi da te il fare una cosa simile: far morire il giusto col malvagio! Il giudice di tutta la terra non farebbe giustizia?!
Anche Anania in Atti 9:13-14 si comporta in modo analogo: “Allora Anania rispose: “Signore, io ho sentito molti parlare di quest’uomo di quanto male ha fatto ai tuoi santi in Gerusalemme. 14 E qui ha l’autorizzazione dai capi dei sacerdoti, di imprigionare tutti coloro che invocano il tuo nome”.
Una altro aspetto che voglio mettere in risalto, che nasce proprio da un rapporto di relazione profonda con YESHUA, è che il vero intercessore non prega mai a senso unico, ma ascolta e partecipa ad un vero e proprio dialogo con il Signore.