Missione Cristiana 153
Unità e Unanimità = Accordo
«COERENZA»
(1^ Parte)
«Il Carattere di Yeshùa»
Essere COERENTI
significa:
essere strettamente UNITI
«UNITI BENE»
La capacità di essere coerenti con ciò in cui si crede e ci si propone di fare, diventa il fondamentale presupposto su cui si basa la fiducia in noi stessi e negli altri.
Constatiamo che la coerenza non è una qualità innata e scontata, poiché dobbiamo fare i conti con la realtà.
Vediamo ad esempio il canto: «Ti amo più della mia vita» in riferimento a Yeshùa.
Noi esprimiamo attraverso la voce, un’emozione di ciò che pensiamo, ma che non sempre è coerente con quello che facciamo.
Inoltre è evidente come non siano sufficienti le buone intenzioni, di cui parliamo o cantiamo, quelle lastricano solo l’inferno,
perciò rimangono sempre attuali le parole:
«ORA»
cioè URGENZA!
«STUDIATI»
cioè non fare le cose alla Carlona!
1^ Corinzi 11:28
Ora ognuno esamini se stesso, e così mangi del pane e beva del calice,
Galati 6:4
ORA esamini ciascuno l’opera sua, e allora avrà ragione di vantarsi solamente di se stesso e non nei confronti degli altri.
2^ Timoteo 2:15
STUDIATI di presentare te stesso approvato davanti a Dio, operaio che non ha da vergognarsi, che esponga rettamente la parola della verità.
Per lavorare sulla COERENZA si procede dall’alto verso il basso, poiché è il maggiore che illumina, cioè controlla ed educa il minore.
Così lo Spirito divino influenza: l’anima, i suoi sentimenti, le sue aspirazioni e queste vengono guidate dai valori che risiedono nella nostra mente rinnovata dallo Spirito Santo, la Sua forza ↔ cioè la Gioia per il Corpo di Cristo ci guida a camminare in modo pratico e reale.
Giovanni 16:13
Ma quando verrà lui, lo Spirito di verità, Egli vi guiderà in ogni verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutte le cose che ha udito e vi annunzierà le cose a venire.
1^ Giovanni 3:18
Figlioli, non amiamo a parole né con la lingua, ma in modo pratico e reale.
ONESTO
è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità.
DISONESTO
è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero.
L’unico UOMO che è stato totalmente coerente nella sua vita, è Yeshùa, è venuto sulla terra con un intento preciso, salvare l’uomo dal peccato e lo ha fatto, camminando coerentemente in tutti i principi della Torà.
Giovanni 1:14
E la Parola divina ↔ la Torà divenne carne ed ha vissuto fra noi, per di più abbiamo contemplato la Sua gloria, gloria come di unigenito nato dal Padre, pieno di grazia e di verità.
L’atto supremo di coerenza è stato la croce:
«Ecco l’Agnello di Dio, che toglie il peccato del mondo!»
Ristabilendo così la Giustizia di Dio,
cioè la Salvezza per Grazia mediante la Fede.
Giovanni 1:29
Il giorno dopo, Giovanni vede il Signore Yeshùa che viene verso di lui, e dice:
«Ecco l’Agnello di Dio, che toglie il peccato del mondo!»
Yeshùa è la dimostrazione reale della COERENZA secondo la Torà.
ORA dobbiamo farci una domanda: sono un cristiano, o penso di esserlo?
Il comportamento di un cristiano è quello di Cristo!
«Non quello che pensiamo di Cristo»
Galati 2:20
Io sono stato crocifisso con Cristo e non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me; e quella vita che ora vivo nella carne, la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha dato se stesso per me.
«Questo è il punto di partenza di ogni vero discepolo di Cristo»
Luca 14:26-27
«Se uno viene a me e non odia suo padre e sua madre, moglie e figli, fratelli e sorelle e perfino la sua propria vita, non può essere mio discepolo.
E chiunque non porta la sua croce e mi segue, non può essere mio discepolo.
Cioè, chi non rompe con le proprie tradizioni ed il vano modo di vivere di questo mondo, dei suoi parenti e della sua famiglia, non può essere Suo discepolo.
1^ Pietro 1:18
sapendo che non con cose corruttibili, come argento od oro, siete stati riscattati dal vostro vano modo di vivere tramandatovi dai padri,
Tramandatovi dai padri!
Ma chi sono i padri?
Purtroppo siamo noi quei padri,
quelli che hanno rovinato la creazione e l’umanità!
Luca 11:48
Così facendo, voi testimoniate e approvate le opere dei vostri padri, infatti essi uccisero i profeti e voi edificate i loro sepolcri.
Atti 7:51-52
Uomini di collo duro ed incirconcisi di cuore e di orecchi, voi resistete sempre allo Spirito Santo; come fecero i vostri padri, così fate anche voi.
Quale dei profeti non perseguitarono i padri vostri?
Essi uccisero anche coloro che preannunciavano la venuta del Giusto, del quale ora voi siete divenuti traditori e uccisori;
Continuando a camminare nel vano modo di vivere che abbiamo ereditato, noi rischiamo di infamare il Nome di Yeshùa.
Ebrei 6:4-6
Infatti è impossibile che quelli una volta illuminati, che hanno gustato non solo il dono quello celeste ma sono divenuti anche partecipi dello Spirito Santo ed hanno convenientemente sperimentato con efficacia la parola di Dio persino per il secolo futuro, e sono egualmente caduti, rinnovarli un’altra volta in vista del pentimento, dal momento che con il loro stesso modo di fare crocifiggono il figlio di Dio per di più infamandolo.
Ebrei 6:9
Tuttavia confidiamo per voi, carissimi, quanto di meglio e la salvezza, anche se parliamo in questo modo.
L’UBBIDIENZA
è quella disciplina nella nostra vita che ci aiuta a conoscere
la SOTTOMISSIONE.
2^ Corinzi 10:5
affinché distruggiamo le argomentazioni ed ogni altezza che si eleva contro la conoscenza di Dio e rendiamo sottomesso ogni pensiero all’ubbidienza di Cristo,
L’ubbidienza è fare e dire si alla Parola di Dio, è un atto di forza e di disciplina.
La sottomissione è ubbidienza alla Parola di DIO, ed è un atto d’amore nei confronti dello Spirito divino, che ha profuso il Suo amore nei nostri cuori.
2^ Timoteo 1:7
Dio infatti non ci ha dato uno spirito di paura, ma di forza, di amore e di disciplina.
1^Corinzi 13:4-7
L’amore ↔ «agapê» è paziente, è benevolo; l’amore ↔ «agapê» non invidia, non si mette in mostra, non si gonfia, non si comporta in modo indecoroso, non cerca il proprio interesse, non si irrita, non sospetta il male; non gode dell’ingiustizia, ma gioisce con la verità, tollera ogni cosa, crede ogni cosa, spera ogni cosa, sopporta ogni cosa.
Impariamo ad essere coerenti come nostro Signore
«Yeshùa il Messia»
Questa meditazione è stato fatta al meglio della mia conoscenza attuale della Parola di Dio, perciò può essere soggetta a modifiche.
« INVITO INVITO »
A tutti i credenti che hanno il desiderio di conoscere il modello della:
«Chiesa originale di Yeshùa il Messia, nata a Gerusalemme»
vista dallo studio su: «Atti 2:41-47» consultatelo insieme agli approfondimenti, informatevi, fate domande direttamente sulle pagine stesse del sito, chiedete, commentate, sarà un conoscersi passo→ passo→ verso la vera Chiesa, aspettiamo il vostro contributo.
«inviateci una e-mail ed entrate in contatto con noi»
Che la grazia del Signor nostro Yeshùa il Messia (Gesù Cristo) sia con tutti noi.
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«Il Carattere di Yeshùa»
Carissimi e amati fratelli in Cristo Gesù, shalom.
Io penso che il vero cristiano nato dall’alto e che ha conosciuto il Signore inizia e continua il suo cammino di fede sforzandosi di essere sempre il più possibile coerente con Gesù, cioè con la Sua Parola, quella scritta e quella ricevuta per rivelazione.
Ma la vera coerenza del credente si manifesta e si perfeziona di fronte alle prove ed alle circostanze avverse.
Il nostro è un processo di crescita e di trasformazione che passa obbligatoriamente attraverso il superamento di prove che Dio ci presenta durante la nostra vita.
Infine per rispondere alla domanda: “…. Ma voi chi siete”, del nostro fratello Alessandro, rispondo con il versetto di Proverbi 23:7 che inizia con queste parole: «poiché, come pensa nel suo cuore, così egli è»
Pace.
Anche in questa predicazione si pone molto l’accento sul lavoro da effettuare su noi stessi per poter lavorare assieme.
Nella predicazione precedente il pastore ha citato «l’arte della guerra» di Tzu Sun, per farci comprendere meglio la necessità di conoscere noi stessi per avere vittoria.
Credo che in questo momento l’urgenza sia quella di esaminarmi e studiarmi per farmi trovare approvato davanti a Dio, altrimenti alla lunga il rischio è quello di finire come gli «esorcisti itineranti» citati da Alessandro.
Shalom.
Pace a tutti.
In Atti 19:13 Paolo parla di alcuni «esorcisti itineranti» che vogliono imitarlo nel cacciare uno spirito maligno nel nome di Gesù.
Mi sono venuti in mente quei poliziotti che mostrano il distintivo della polizia, mostrano il loro tesserini perché fanno parte di quel corpo, per non lasciare dubbi su chi sono.
Sempre in Atti 19:15 lo spirito maligno risponde loro dicendo «Conosco Gesù e so chi è Paolo, ma voi chi siete?»
A questa domanda mi sono risposto: «parliamone fra un po’»
Alessandro