Giovanni14:12
Amen ed amen,
colui che crede in Me
anch’egli farà le opere che facevo io,
e ne farà maggiori di queste,
perché io vado al Padre!
13) E qualunque cosa chiederete nel Mio Nome,
la farò,
affinché il Padre sia glorificato nel Figlio.
14) Quando Mi chiederete qualcosa nel Mio Nome,
io agirò.
15) Se mi amate,
osservate i Miei comandamenti.
16) Ed io pregherò il Padre e vi darà
un altro aiutante→ intercessore,
(uno come me, un aiutante, un intercessore)
perché stia con voi per sempre,
17) lo Spirito della Verità,
quello che il mondo non può ricevere,
perché non Lo vede né lo conosce!
Voi lo riconoscete,
perché dimora presso di voi
e dentro di voi persisterà.
18) Non vi lascerò orfani, torno da voi.
19) Ancora un poco e il mondo non Mi vedrà più,
voi invece Mi vedrete,
perché io vivo e voi vivrete.
20) In quel giorno voi capirete:
«Io nel Padre Mio egualmente voi in Me ed Io in voi».
(Tutto questo è così attraverso lo Spirito divino)
21) Chi possiede i Miei comandamenti e li pratica,
quello è colui che Mi ama!
E chi Mi ama sarà amato da parte del Padre Mio,
anch’io lo amerò
e a lui renderò visibile Me stesso»
Salmo 91:11
Poiché egli comanderà ai suoi Angeli di custodirti in tutte le tue vie.
Questo passo viene citato nel brano delle tentazioni da Satana.
Il Salmo 91 ci parla di come Dio ci vuole custodire ma, ovviamente, questo versetto preso da solo rischia di essere frainteso ed è esattamente su questo che si gioca il tentativo di Satana verso Yeshua.
Dio ci vuole sicuramente custodire ma nell’ambito di quanto dice la somma della Parola e, in particolare, possiamo prendere l’inizio del salmo 91 che recita.
Salmo 91:1
Chi dimora nel riparo dell’Altissimo, riposa all’ombra dell’Onnipotente.
2 Io dico all’Eterno: «Tu sei il mio rifugio e la mia fortezza, il mio DIO, in cui confido».
La custodia da parte di Dio è presente quando dimoriamo all’ombra delle sue ali, quando noi ci rifugiamo in lui.
La risposta di Yeshua nel brano delle tentazioni è esattamente in questo senso.
Non ci dobbiamo preoccupare perché Dio ci custodisce quando noi ci occupiamo di custodire quello che è in nostra responsabilità (come giustamente detto da Paolo).
Sono tanti gli aspetti legati a ciò che dobbiamo custodire, ne citerò due.
La custodia che è nella nostra responsabilità è in primo luogo la Parola.
Dobbiamo studiarla per come essa è, presa nel suo insieme senza distorsioni per il nostro comodo, che ne fanno perdere per altro la bellezza e la profondità.
Proverbi 7:2
Custodisci i miei comandamenti e vivrai; custodisci il mio insegnamento come la pupilla dei tuoi occhi.
Allo stesso modo dobbiamo custodire il nostro cuore, i nostri sentimenti la nostra mente lavandola con l’acqua della Parola e cercando la comunione in Spirito.
Proverbi 4:23
Custodisci il tuo cuore con ogni cura, perché da esso sgorgano le sorgenti della vita.
Se custodiamo il nostro cuore non ci sarà posto per l’attacco dell’Avversario e rimarremo nella gusta posizione, al sicuro, al riparo del Signore, custoditi da Lui.
Pace.
In questa predicazione sono riportati molti «se» tratti dalla Parola di Dio, nella Parola molto spesso ritroviamo queste congiunzioni, le quali mi fanno riflettere sul fatto che, ciò che penso, ciò che dico e ciò che faccio hanno inevitabili conseguenze, nel bene e nel male, e tutto questo si può riassumere in una sola parola: responsabilità.
Ad un certo punto di questa meditazione viene fatta una affermazione e viene formulata una domanda ben precisa:
«Siamo figli di DIO!» «Ma ci comportiamo come figli di Dio?».
In definitiva, Dio mi da delle responsabilità.
In 1^ Giovanni 5:20 è scritto: “E sappiamo che il Figlio di Dio giunse, e ci donò intelletto affinché riconoscessimo il vero!”.
Dio ci ha donato l’intelletto, affinché non fossimo automi, ma uomini capaci e responsabili di poter capire e discernere attraverso un intelletto che è spirituale, che si può tradurre in fede, per poter essere custoditi da Dio stesso, e allo stesso tempo preservare gli uni gli altri, il Suo Corpo, nella Sua meravigliosa grazia, e per la Sua grazia tutti noi siamo quello che siamo.
Shalom!