Missione Cristiana 153
«SENSO della VISTA»
«REYÀ»
La vista non è il più oggettivo dei cinque sensi fisici.
Spesso ci facciamo ingannare dalle apparenze, i nostri occhi ci mostrano un’immagine soggettiva della realtà.
«Bisogna saper purificare ed oggettivare la vista»
«Questo si può fare attraverso l’unione di vista ed emozioni»
Dobbiamo imparare a vedere chiaro nelle emozioni, come pure a vedere la realtà circostante attraverso di quelle.
Il mondo dei sentimenti e dell’emozioni
deve cessare di essere un luogo oscuro
spesso in contrasto col mondo dell’intelligenza e del pensiero.
«Non dobbiamo lasciarci trasportare dagli eventi»
«Dobbiamo guidare gli eventi»
«Mantenendo ferma l’altalena della vita»
Perciò dobbiamo portare la Luce della Comprensione
all’interno dell’Amore e del Timore,
lasciandosi emozionare entrando così nel
«Senso della Vista»
1° Samuele 16:7
perché YHWH non vede come vede l’uomo;
l’uomo infatti guarda all’apparenza,
ma YHWH guarda al cuore.
L’unione di vista ed emozione si chiama:
«IMMAGINAZIONE»
La correzione della capacità immaginativa
è ciò che siamo chiamati a compiere nel
«Senso della Vista»
Possiamo e dobbiamo pilotare la nostra «IMMAGINAZIONE»
Le paure, gli spaventi, lo sgomento, l’angoscia ed i dubbi inconsci
influenzano negativamente l’immaginazione
«bisogna saper ricevere pensieri positivi»
1^ Corinzi 2:16
Ora noi abbiamo la mente di Cristo.
«costruire immagini sane dentro di noi»
Chi è preoccupato di qualcosa o per qualcuno,
invece di immaginarsi e costruirsi scene drammatiche,
deve sforzarsi di vedere con gli occhi dell’immaginazione poiché:
al «Monte del Signore è stato VISTO»
perciò la benedizione non mancherà,
se tarda aspettala, ma certamente verrà.
La potenza dell’immaginazione influenza fortemente la realtà,
perciò coltiviamo pensieri ed immagini positive dentro di noi.
Chi fluisce nel «Senso della Vista»
«Vede il Bene»
e difende apertamente la famiglia spirituale,
con lealtà ed amore,
uno dei fondamenti più belli della Sposa di Cristo.
«Senso della Vista : REYÀ»
Valore numerico: (216)
Alcuni esempi:
Giovanni 1:29
Il giorno seguente, Giovanni vide Gesù che veniva verso di lui e disse:
«Ecco l’Agnello di Dio, che toglie il peccato del mondo»
Giovanni 1:47-49
Gesù vide venirgli incontro Natanaele e disse di lui:
«Ecco un vero Israelita, in cui non c’è inganno».
48) Natanaele gli disse: «Come fai a conoscermi?»
Yeshùa gli rispose:
«Ti ho visto quando eri sotto il fico, prima che Filippo ti chiamasse».
49) Natanaele, rispondendogli, disse:
«Maestro, tu sei il Figlio di Dio tu sei il re d’Israele».
Giovanni 8:56
Abramo, vostro padre,
giubilò nella speranza di vedere il mio giorno;
lo vide e se ne rallegrò.
Giovanni 12:41
Queste cose disse Isaia, quando vide la sua gloria e parlò di lui (il Messia).
Atti 10:3
Cornelio vide chiaramente in visione, verso l’ora nona del giorno,
un angelo di Dio che entrò da lui e gli disse: «Cornelio!»
«FORZA : GHEVURÀ»
Valore numerico: (216)
È una «Sefirà» dell’Albero della Vita.
È la «FORZA» nella prova.
È il giudizio che segue la disubbidienza.
È la forza della Parola «Torà»
È la forza della disciplina.
È la forza di dire «NO!»
Il colore collegato è il ROSSO, simbolo del fuoco e del sangue.
È il costo del sacrificio di Cristo.
Abramo e la «PROVA»
Genesi 22:1-2
Dopo queste cose Elohim mise alla prova Abrahamo e gli disse:
«Abrahamo!» Egli rispose: «Eccomi».
«Prendi ora tuo figlio, il tuo unico figlio,
quello che ami, Isacco,
vai alla terra di Moryà
e fallo salire in olocausto su uno dei monti che ti dirò!»
Quando il Signore chiese ad Avraham di sacrificare il figlio Isacco,
la tradizione ebraica ci dice che Isacco aveva 38 anni
e accettò volontariamente di diventare il soggetto del sacrificio
in accordo con la volontà di Dio.
Questo comportamento da parte di Isacco è dovuto allo Spirito di Timore che Abramo gli aveva inculcato fin da fanciullo, nella perfetta fiducia dell’infallibilità dell’amore e del giudizio divino.
«Senso della Vista : REYÀ»
Anagrammiamo ora le lettere di «REYÀ – VISTA»
e le permutiamo in «IRÀ – TIMORE»
«IRÀ» è il Timore del figlio nei confronti del Padre,
nella certezza che il nostro PADRE celeste «Vede Tutto»,
ogni nostro gesto ed azione.
Il termine «IRÀ» si può vocalizzare in «IERAÈ»
«Egli Vedrà : IERAÈ»
Genesi 22:10-14
Avraham quindi stese la mano e prese il coltello per scannare suo figlio.
Un angelo di YHWH lo chiamò dal cielo e disse: «Avraham, Avraham!».
Egli disse: «Eccomi».
L’angelo disse: «Non stendere la tua mano sul ragazzo e non fargli nulla;
ora infatti so che sei timorato di Dio e non hai negato tuo figlio, il tuo unico!»
Avraham alzò gli occhi ed ecco,
vide un montone impigliato per le corna in un cespuglio.
Avraham andò a prendere il montone
e lo offrì in olocausto al posto di suo figlio.
Avraham chiamò quel luogo «YHWH VEDRÀ» di cui oggi si dice:
«Sul monte «YHWH VEDRÀ–IERAÈ–».
La fede è certezza di cose che si sperano, dimostrazione di realtà che non si vedono, la tentazione di eludere gli ordini di Dio, di cedere al peccato, di lasciare i sentieri di giustizia, di abbandonare la prova, sono parte delle debolezza della carne, ma la fedeltà di Dio è sicurezza per chi resta fermo nelle Sue promesse, cioè nei (ta rhêmata) ricevuti.
1^ Corinzi 10:13
Nessuna tentazione vi ha colti se non umana:
fedele però è Dio e non permetterà siate tentati oltre le forze,
ma darà con la tentazione anche la via d’uscita,
affinché la possiate sostenere.
«Il Senso della Vista» ci aiuta a vedere nell’invisibile,
a ricevere il perché tale prova è arrivata proprio a noi.
Ebrei 11:27
Per fede Mosè abbandonò l’Egitto, senza temere l’ira del re!
Infatti stette saldo come vedendo l’invisibile.
Se camminiamo nel TIMORE di Dio,
ogni tentazione ed ogni prova cesserà la sua motivazione di esistere
perché ci sarà concesso di vedere nell’INVISIBILE.
«Ghevurà» è la FORZA che ci aiuta a perseverare,
nella certezza che «Yeshùa VEDRÀ–IERAÈ–»
Se al posto del Timore reverenziale nei confronti di Dio,
ci lasciamo prendere dalla paura e dallo sconforto la prova ci schiaccerà.
Ma se manteniamo la giusta posizione in Cristo
la benedizione sarà copiosa per noi e per i figli dei figli
fino alla millesima generazione.
Prova ne è che Abramo ed Isacco avendo superato la prova estrema, lasciano in eredità al popolo di Israele e non solo a Lui, la costruzione del Tempio di Gerusalemme, sullo stesso Monte del sacrificio di Isacco, il monte Moryà.
Lo stesso vale per ogni uomo, le prove diventano necessarie ogni volta che ci dimentichiamo di essere il Tempio di Dio e costringiamo esiliata e prigioniera la fonte della nostra vita la «Scekhinà», anziché arrenderci alla sua conveniente, piacevole e perfetta volontà.
«Il Senso della Vista» ci dona la capacità di vedere chi siamo spiritualmente,
aprendoci le porte della fede di Dio,
un esempio è nella storia dei dodici esploratori.
Numeri 13:1-3
YHWH parlò a Mosè dicendo:
Invia degli uomini che esplorino il paese di Cana’an
che sto per dare ai figli d’Israele.
Invia un uomo per ogni tribù dei loro padri;
siano tutti dei loro principi.
Mosè li inviò dal deserto di Paran con il consenso di YHWH;
tutti questi erano capi dei figli d’Israele.
«Due dei Dodici furono Kalev ed il figlio di Nun, Yehoshua»
Numeri 13:27-28
Così fecero davanti a lui il resoconto, dicendo:
«siamo arrivati nel paese dove ci hai mandato;
vi scorre veramente latte e miele, e questa è la sua frutta.
Tuttavia il popolo che abita il paese è forte,
le città sono straordinariamente fortificate e grandi;
e laggiù abbiamo pure visto i figli di un gigante.
Dopo quaranta giorni di esplorazione i dodici tornarono portando con loro i frutti della terra promessa, diventati oggi il simbolo dell’ente del turismo Israeliano,
ma anche la paura dei giganti, di popoli forti, di città fortificate.
La scelta era ed «È» tra credere nelle promesse di Dio,
una terra dove scorre Latte e Miele
o le PROVE raffigurate dai giganti,
tutto dipende da come vediamo:
«Senso della Vista»
punti di vista:
Uno dall’Alto, cioè quello di Dio:
«Yeshùa VEDRÀ–IERAÈ–»
ed uno dal basso quello della carne,
MIOPE:
che rivela o denota incapacità,
perspicacia o lungimiranza nel valutare i fatti
nella loro attuale realtà
o nei loro possibili sviluppi
legato al nostro vecchio e vano modo di vedere.
Numeri 13:32-33
Così presentarono ai figli d’Israele un cattivo resoconto del paese che avevano esplorato dicendo:
«Il paese che abbiamo attraversato per esplorarlo
è un paese che divora i suoi abitanti;
e tutta la gente che abbiamo visto è gente di alta statura.
Laggiù abbiamo visto i giganti (i discendenti dei decaduti),
di fronte ai quali ci sembrava di essere piccoli come cavallette,
e così dovevamo sembrare a loro».
Dieci esploratori su dodici riportarono una cattiva impressione della Terra Promessa,
solo Kalev ed il figlio di Nun continuarono ad esortare il popolo ad avere fiducia in Dio
nella conquista dei Territori secondo la Promessa di Dio.
Solo loro andarono oltre la vista fisica Vedendo secondo Dio,
«Senso della Vista»
Per tutto il popolo la punizione durò quarant’anni, finché tutta la vecchia generazione del rifiuto non morì.
Entrò nella Terra promessa solo la nuova generazione nata nella Torà,
insieme a «Kalev e il figlio di Nun» Yehoshua».
«Kalev e il figlio di Nun»
Valore numerico: (216)
«Senso della Vista»
Valore numerico: (216)
Perciò chi confida in Yeshùa
riceve Grazia su Grazia
e non si lascia sopraffare dalle circostanze della vita
che sono solo apparenza.
ma ha gli occhi aperti nello Spirito.
Questa meditazione è stato fatta al meglio della mia conoscenza attuale della Parola di Dio, perciò può essere soggetta a modifiche.
« INVITO INVITO »
A tutti i credenti che hanno il desiderio di conoscere il modello della:
«Chiesa originale di Yeshùa il Messia, nata a Gerusalemme»
vista dallo studio su: «Atti 2:41-47» consultatelo insieme agli approfondimenti, informatevi, fate domande direttamente sulle pagine stesse del sito, chiedete, commentate, sarà un conoscersi passo→ passo→ verso la vera Chiesa, aspettiamo il vostro contributo.
«inviateci una e-mail ed entrate in contatto con noi»
Che la grazia del Signor nostro Yeshùa il Messia (Gesù Cristo) sia con tutti noi.
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