Missione Cristiana 153

MINISTERO della PREGHIERA

«Venite, ADORIAMO»

(3^ parte)

«APPARTENENZA»

«Cogito ergo sum»

«Penso quindi sono»

È la formula con cui Cartesio definì la certezza indubitabile che l’uomo ha di sé stesso in quanto soggetto pensante.

Ascoltando lo Spirito Santo invece impariamo a comprendere cosa significa:

«io sono di Cristo»

«io appartengo a Yeshùa»

Lo Spirito Santo ha profuso se stesso, cioè il Suo amore nei nostri cuori che gridano a Dio il nostro bisogno di appartenenza.

«Amo quindi sono»

Se non amiamo, non siamo niente, non esistiamo proprio, siamo solo carne destinata al macello.

Yeshùa ci invita alla Sua presenza, ci attira, ci stringe con legami d’amore.

Adorare Dio significa aver bisogno di Dio!

Ma quale deve essere il nostro bisogno?

«Ho bisogno di Te perché ti amo»

«Ho bisogno di appartenerTi»

Osea 11:4

Io li attiravo con corde di umana gentilezza, con legami d’amore; ero per loro come chi solleva il giogo dal loro collo, e mi piegavo per dar loro da mangiare,

Osea 11:4

Con funi umane Io li ho attirati, con corde d’amore; fui per loro come chi solleva l’animale dal giogo e gli porsi da mangiare,

2^ Corinzi 5:14

Poiché l’amore «agapê» di Cristo ci costringe,

SENSO di APPARTENENZA

Romani 7:3-7

Infatti la donna sposata è legata per legge al marito vivente!

Ma nel caso in cui il marito muoia, la Torà la scioglie dal marito.

3) E quindi vivendo il marito sarà chiamata adultera, qualora sposi un altro uomo!

Ma nel caso in cui muoia il marito, è liberata dalla Torà, per cui non è adultera sposando un altro uomo.

4) Così che, fratelli miei, anche voi siete stati fatti morire alla Torà attraverso il corpo del Messia, perché voi apparteneste ad un altro, per Colui che risorse dai morti, perché portassimo frutto per Dio.

5) Infatti quando vivevamo secondo la carne, le passioni dei peccati che esistono a motivo della Torà erano attive nelle nostre membra fino a fruttare alla morte.

6) Adesso invece siamo stati sciolti dalla Torà, morti quanto a ciò che ci conduceva giù, perché servissimo in novità di Spirito divino e non dipendendo dall’antichità di uno scritto.

7) Che diremo dunque? La Torà è un errore? Non sia mai!

Che anzi non ho riconosciuto il peccato se non attraverso la Torà!

Ed infatti non avrei capito la brama, se la Torà non diceva: «Non bramare».

1^ Corinzi 6:19

Non sapete che il vostro corpo è il tempio dello Spirito Santo che è in voi, il quale voi avete da Dio, e che voi non appartenete a voi stessi?

Atti 27:23

Poiché mi è apparso questa notte un angelo di Dio,

al quale appartengo e che io servo,

1° Re 11:4

Così, quando Salomone fu vecchio, le sue mogli fecero volgere il suo cuore verso altri dèi;

ed il suo cuore non appartenne interamente a YHWH, il suo DIO, come il cuore di Davide suo padre.

Romani 8:9

Ma voi non dipendete dalla carne ma dallo Spirito divino,

se veramente lo Spirito divino abita in voi.

Se dunque uno non ha lo Spirito di Cristo, non appartiene a Lui.

LADORAZIONE non è un

«ATTEGGIAMENTO MISTICO»

«È APPARTENENZA»

«È SERVIZIO»

«È VITA»

«È INTIMITÀ»

Adoriamo Chi Lui È, «l’IO SONO» con entusiasmo e giubilo per la Sua vita in noi.

Apriamo i nostri cuori raccontandoGli le nostre cose, e talvolta ci alteriamo se le cose non vanno secondo i nostri propositi, prendiamo confidenza, ma mantenendo il timore ci riprendiamo, perché per i veri adoratori DIO È REALTÀ, non è un idolo sordo e muto!

Se non viviamo la gioia che è stata profusa nei nostri cuori è evidente che non si è completamente liberi di adorare il nostro Salvatore e Signore Yeshùa.

E non riusciamo ad essere veri davanti allo Sposo e l’atteggiamento da adoratore diventa un ruolo precostruito, magari involontariamente, indossando una maschera secondo l’occasione, tipo alzare le mani, o chiudere gli occhi quando inizia la lode, come un clichè.

Dobbiamo offrire noi stessi a Dio nell’adorazione, apparteniamo a Lui, questo è amare, questo è essere veri adoratori in Spirito e Verità, questo è appartenere, questo è sentirsi di Dio, Uno con Lui, noi con Lui e Lui con noi.

Solo così la gioia diventa abbondante, ed è il risultato naturale della nostra adorazione, non si può rimanere indifferenti di fronte all’Amore che Dio ha profuso nei nostri cuori e grida «Abba, Padre» siamo alla presenza della Maestà!

Galati 4:6

Ora perché voi siete figli, Dio ha mandato lo Spirito del Figlio Suo nei vostri cuori che grida:  «Abba, Padre»

Adorare insieme è il fondamento dei figli che si trasformano in Sposa, nasce da un fine spirituale che non può essere trovato solo nel segreto della nostra cameretta, è lodando ed adorando nel Corpo di Cristo che si comprende il dono ineffabile della vita eterna, della Salvezza, della Libertà.

«LIBERTÀ»

Salmo 32:7

Tu sei il mio rifugio,

mi liberi dall’avversità,

mi circondi di voci gioiose di salvezza

di canti di liberazione.

Il canto di salvezza, cioè di liberazione, scritto profeticamente da Davide come strumento dello Spirito Santo, prende vigore dai cuori dei discepoli riuniti insieme in assemblea, è completamente fuori luogo considerare i canti di lode e l’adorazione come una forma di intrattenimento prima della predicazione!

Salmo 42:4-5

Le mie lacrime sono state per me cibo, giorno e notte, quando mi dicevano tutto il giorno:

«Dov’è il tuo Dio?»

5) Di queste cose mi ricorderò ed effonderò su di me l’anima mia, quando passerò fra la gente, guidandola nella casa di Dio, fra canti di giubilo e di lode di una moltitudine in festa.

È necessario che i discepoli nel momento dell’avversità vivano giubilando, cantando inni di gioia a Yeshùa.

Non rimaniamo in lacrime, speriamo del continuo, nella certezza che viene dalla fede, senza arrenderci mai!

«Perché noi apparteniamo a Lui»

«Yeshùa il Messia»

«Re dei re e Signore dei signori»

Salmo 100:1-5

Salmo per il sacrificio di ringraziamento.

Acclamate YHWH, o abitanti di tutta la terra!

2) Servite YHWH con letizia, venite a Lui con giubilo!

3) Riconoscete che Egli, YHWH, è DIO; Egli ci ha fatti e noi siamo Suoi, Suo popolo e gregge di cui Egli è il Pastore.

4) Entrate nelle Sue porte con canti di ringraziamento, nei Suoi cortili con canti di lode.

Ringraziatelo e benedite il Suo Nome.

5) Poiché YHWH è Buono; la Sua Bontà è eterna, la Sua fedeltà di generazione in generazione.

Esdra 3:11-13

Essi cantavano, celebrando e lodando YHWH,

«Poiché Egli è buono, perché la sua bontà verso Israele dura in eterno».

Tutto il popolo mandava alte grida di gioia, lodando YHWH, perché erano state gettate le fondamenta della casa di YHWH.

12) Molti sacerdoti, Leviti e capi delle case paterne, anziani, che avevano visto il primo tempio, piangevano ad alta voce mentre si gettavano le fondamenta di questo tempio sotto i loro occhi.

Molti altri invece alzavano forti grida di gioia,

13) cosicché la gente non poteva distinguere il rumore delle grida di gioia da quelle del pianto del popolo, perché il popolo lanciava alte grida, e il rumore si udiva da lontano.

Salmo 16:11

Mi mostrerai il sentiero della vita, c’è abbondanza di gioia nella Tua Presenza, dolcezza senza fine alla Tua *destra.

*(Cioè nella Tua Potenza, nel Tuo Corpo, nella Tua Sposa)

Salmo 32:11

Rallegratevi in YHWH ed esultate, o giusti!

Giubilate, voi tutti che siete retti di cuore!

Salmo 95:1

Venite, applaudiamo a YHWH, acclamiamo alla Rocca della nostra salvezza!

2) Accostiamoci a Lui per rendergli grazie, acclamiamolo con canti di gioia!

Isaia 12:6

Grida ed esulta di gioia, o abitatrice di Sion, perché grande è in mezzo a te il Santo d’Israele.

Isaia 35:10

I riscattati da YHWH torneranno, verranno a Sion con grida di gioia ed un’allegrezza eterna coronerà il loro capo; otterranno gioia e letizia, ed il dolore ed il gemito fuggiranno.

Geremia 33:11

canti di gioia e di letizia, le voci dello sposo e della sposa, voci che dicono: Lodate YHWH Tsevaoth, poiché è buono, perché eterna è la sua benignità, recando sacrifici di ringraziamento nella casa di YHWH.

Poiché farò tornare gli esuli del paese e lo ristabilirò come al principio, dice YHWH.

Se amiamo dell’amore del Messia allora siamo Suoi, apparteniamo a Lui, perciò sgorgheranno dai nostri cuori e dalle nostre bocche canti di gioia e di letizia accompagnati da offerte di ringraziamento.

A Yeshùa sia la Gloria!

ADORARE significa SERVIRE

«Yeshùa il Messia»

cioè il Suo CORPO gli uni gli altri

«SHALOM»

Questa meditazione è stato fatta al meglio della mia conoscenza attuale della Parola di Dio, perciò può essere soggetta a modifiche.

« INVITO INVITO »

A tutti i credenti che hanno il desiderio di conoscere il modello della:

«Chiesa originale di Yeshùa il Messia, nata a Gerusalemme»

vista dallo studio su: «Atti 2:41-47» consultatelo insieme agli approfondimenti, informatevi, fate domande direttamente sulle pagine stesse del sito, chiedete, commentate, sarà un conoscersi passo→ passo→ verso la vera Chiesa, aspettiamo il vostro contributo.


«inviateci una e-mail ed entrate in contatto con noi»


Che la grazia del Signor nostro Yeshùa il Messia (Gesù Cristo) sia con tutti noi.

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(2^ parte)

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