Missione Cristiana 153
MINISTERO della PREGHIERA
«INGINOCCHIARSI»
parte
• SANTITÀ •
Ci sono cose che nessuno, compreso i credenti vorrebbero ascoltare, ma mettere la testa sotto la sabbia, non celerà la verità che NON vogliamo vedere.
Così dice il Signore:
Deuteronomio 28:58-61
Se non hai cura di mettere in pratica tutte le parole di questa Torà, scritte in questo libro, avendo timore di questo nome glorioso e tremendo, YHWH, il tuo DIO,
59) allora YHWH rovescerà su di te e sui tuoi discendenti indescrivibili calamità, calamità grandi e durature, e malattie maligne e ostinate;
60) inoltre farà tornare su di te tutte le malattie d’Egitto, di cui avevi paura, e si attaccheranno a te.
61) Anche tutte le malattie e tutte le calamità non scritte nel libro di questa Torà, YHWH le farà venire su di te, finché tu sia distrutto.
Nehemia 1:5-7
E dissi: «Ti supplico, o YHWH, DIO del cielo, Dio grande e tremendo, che mantieni il patto e la misericordia con quelli che ti amano e osservano i tuoi comandamenti,
6) siano le tue orecchie attente e i tuoi occhi aperti, per ascoltare la preghiera del tuo servo, che rivolgo ora a te giorno e notte per i figli d’Israele tuoi servi, confessando i peccati dei figli d’Israele, che noi abbiamo commesso contro di te.
Sì, io e la casa di mio padre abbiamo peccato.
7) Ci siamo comportati molto malvagiamente contro di te e non abbiamo osservato i comandamenti, gli statuti e i decreti che tu ordinasti a Mosè, tuo servo.
Daniele 9:4-5
Così feci la mia preghiera e confessione a YHWH, il mio DIO, dicendo:
«O Signore, Dio grande e tremendo, che conservi il tuo patto e la tua misericordia con quelli che ti amano e osservano i tuoi comandamenti,
5) abbiamo peccato e abbiamo agito perversamente, siamo stati malvagi e ci siamo ribellati, allontanandoci dai tuoi comandamenti e dai tuoi decreti.
1^ Corinzi 11:26-32
Poiché ogni volta che mangiate di questo pane e bevete di questo calice, voi annunziate la morte del Signore, finché egli venga.
27) Perciò chiunque mangia di questo pane o beve del calice del Signore indegnamente, sarà colpevole del corpo e del sangue del Signore.
28) Ora ognuno esamini se stesso, e così mangi del pane e beva del calice,
29) poiché chi ne mangia e beve indegnamente, mangia e beve un giudizio contro se stesso, non discernendo il corpo del Signore.
30) Per questa ragione fra voi vi sono molti infermi e malati, e molti muoiono.
31) Perché se esaminassimo noi stessi, non saremmo giudicati.
32) Ma quando siamo giudicati, siamo corretti dal Signore, affinché non siamo condannati col mondo.
Ebrei 12:5-8
Comunque vi siete vantati della chiamata ricevuta, la quale per voi come figli è scritta in versi:
«Oh figlio Mio, non ignorare la correzione del Signore, e non t’illanguidire a motivo del Suo rimproverare;
6) giacché il Signore educa colui che ha caro, di più sferza tutti quelli che accoglie come un figlio».
7) Reggete alla correzione!
Dio Si comporta con voi come con dei figli!
Qual è infatti il figlio che il padre non castighi?
8) Ma se siete senza correzione, della quale tutti sono divenuti partecipi, allora siete bastardi e non figli.
Ebrei 12:11-14
Infatti ogni correzione sul momento non sembra essere motivo di contentezza ma di pena, dopo tuttavia a quelli esercitatisi per mezzo suo, rende un pacifico frutto di giustizia o salvezza.
12) Perciò risollevate le braccia cadenti e raddrizzate le ginocchia indebolite,
13) e fate dei sentieri diritti per i vostri piedi, affinché l’arto zoppicante non esca fuori strada, ma piuttosto sia guarito.
14) Procacciate la pace con tutti e la SANTIFICAZIONE, senza la quale nessuno vedrà il Signore,
Matteo 18:8-9
Ora, se la tua mano, o il tuo piede, ti è occasione di peccato, mozzalo e gettalo via da te; è meglio per te entrare nella vita monco o zoppo, che avere due mani e due piedi ed essere gettato nel fuoco eterno.
9) Parimenti, se il tuo occhio ti è occasione di peccato, cavalo e gettalo via da te, è meglio per te entrare nella vita avendo un occhio solo che, avendone due, esser gettato nella Geenna, del fuoco.
1^ Pietro 1:14-17
Come figli ubbidienti, non conformatevi alle concupiscenze del tempo passato, quando eravate nell’ignoranza,
15) ma come colui che vi ha chiamati è SANTO, voi pure siate SANTI in tutta la vostra condotta,
16) poiché è scritto: «Siate SANTI, perché IO SONO SANTO».
17) E se chiamate Padre colui che senza favoritismi di persona giudica secondo l’opera di ciascuno, *convertitevi con timore per tutto il tempo del vostro pellegrinaggio o del vostro soggiorno in paese straniero.
*convertitevi «anastrefω»: fare una conversione, in gergo militare una conversione di schiere.
Sono Parole che non vorremmo ascoltare, ma la verità è che:
senza la CONVERSIONE in SANTIFICAZIONE vivremo la nostra vita, anziché da:
«FORESTIERI in QUESTO MONDO»
«COME PECCATORI RESIDENTI»
in un mondo che giace nel maligno e si distende nello Spirito infernale.
Inginocchiarsi davanti a
«Yeshùa il Messia di Nazareth»
è un privilegio che si esprime nei veri discepoli,
certi della Sua conveniente, piacevole e perfetta volontà.
Questa meditazione è stato fatta al meglio della mia conoscenza attuale della Parola di Dio, perciò può essere soggetta a modifiche.
« INVITO INVITO »
A tutti i credenti che hanno il desiderio di conoscere il modello della:
«Chiesa originale di Yeshùa il Messia, nata a Gerusalemme»
vista dallo studio su: «Atti 2:41-47» consultatelo insieme agli approfondimenti, informatevi, fate domande direttamente sulle pagine stesse del sito, chiedete, commentate, sarà un conoscersi passo→ passo→ verso la vera Chiesa, aspettiamo il vostro contributo.
«inviateci una e-mail ed entrate in contatto con noi»
Che la grazia del Signor nostro Yeshùa il Messia (Gesù Cristo) sia con tutti noi.
Sicuramente alcuni di questi passi sono molto duri.
Deuteronomio 28:58-59
Se non hai cura di mettere in pratica tutte le parole di questa Torah, scritte in questo libro, avendo timore di questo nome glorioso e tremendo, YHWH, il tuo DIO,
allora YHWH rovescerà su di te e sui tuoi discendenti indescrivibili calamità, calamità grandi e durature, e malattie maligne e ostinate;
Questi passi mettono in serio dubbio l’idea che abbiamo di malattia e di guarigione, di benedizione e maledizione.
Ne appare un concetto secondo Dio molto differente dal nostro usuale.
Io mi trovo personalmente in difficoltà di fronte a queste parole.
Tuttavia in questa estrema durezza e chiarezza c’è la radice della nostra speranza.
Il primo fondamentale passo per risolvere un problema è capirne la causa.
Dio ci rivela il suo volere e i suoi principi.
Altrimenti come potrebbe la Chiesa essere una luce per gli uomini?
Shalom.
Pace.
In questa meditazione sono citate due preghiere, quella di Nehemia e quella di Daniele, che riportano entrambe una considerazione chiara e precisa, Dio rispetta il proprio patto con coloro che lo amano e osservano i suoi comandamenti.
Lo stesso concetto ci viene riportato da Gesù in Giovanni 14:15 Se mi amate osservate i miei comandamenti, oppure Giovanni 15:10 Se osservate i miei comandamenti, dimorerete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e dimoro nel suo amore.
L’idea di rispetto del patto con Dio è sempre la stessa, avere cura di mettere in pratica tutte le parole della Torah, avendo timore di DIO, e cioè portare a compimento la Torah, come ci dice Paolo in Romani 13:10 L’amore non fa alcun male al prossimo; l’adempimento dunque della legge è l’amore.
Alla luce di tutto ciò mi sono chiesto, amo veramente Dio e il suo Corpo?
Amo Dio e il suo Corpo mettendolo nella mia vita al di sopra e prima di ogni altra cosa?
Un proverbio dice lontano dagli occhi lontano dal cuore, la stessa cosa si può applicare nel rapporto che si ha con Dio, se io non ricerco e curo una relazione con Lui, come posso amarlo e come può questo amore svilupparsi.
La chiave è solo una, la ricerca di Dio attraverso la preghiera, in un amore che cresce e si delinea nel rispetto e nella pratica della Torah, o la mia vita si concentra su questo o sarà solo vivere nell’ipocrisia.
Shalom a tutti.
Credere in Dio vuol dire avere fiducia in Lui, comprendere che ogni cosa che fa è per il nostro bene.
Come cristiani siamo tenuti a mostrare Dio in ogni pensiero, parola e azione.
Come sta scritto in Efesini 4:20 Ma voi non è così che avete imparato a conoscere Cristo. 21 Se pure gli avete dato ascolto e in lui siete stati istruiti secondo la verità che è in Gesù, 22 avete imparato per quanto concerne la vostra condotta di prima a spogliarvi del vecchio uomo che si corrompe seguendo le passioni ingannatrici; 23 a essere invece rinnovati nello spirito della vostra mente 24 e a rivestire l’uomo nuovo che è creato a immagine di Dio nella giustizia e nella santità che procedono dalla verità.
La conversione ci porta a ricercare la santità che ci ha mostrato Gesù quando ha camminato su questa terra.
La carne tenterà di opporsi, ma lo Spirito ci guiderà e ci fortificherà perché Dio è tremendo, non perché è cattivo, ma perché è l’Onnipotente ed a Lui appartiene ogni cosa.
Fidiamoci di Lui.
Shalom
Carissimi fratelli e sorelle in Cristo shalom.
Se meditiamo questo capitolo con la mente umana siamo presi dalla paura, dallo spavento e indotti a vedere un Dio pronto a punire e a castigare.
Ma se riusciamo a vedere con occhi spirituali, allora comprendiamo l’immenso e a volte incomprensibile amore che SIGNORE ha per noi e per tutta l’umanità.
YESHUA ha dato la Torah per conquistare il nostro cuore e per questo, quanto pecchiamo ed andiamo fuori strada, ci riprende ed è pronto a sferzarci se necessario.
Ma la nostra ubbidienza alla Verità mediante lo Spirito, e la nostra intimità con SIGNORE per mezzo della preghiera, ci porta a vivere il Suo amore che non ha confini e a conoscere per esperienza e con gioia quale sia la bellezza di schierarsi e muoversi in purezza e santità in completa, assoluta fusione intima con Colui che è Santo YESHUA HAMASHIACH MI NAZARETH.