Chiesa Missione Cristiana 153

Il Frutto dello Spirito divino

• 9°) Autocontrollo •

«Messaggio del 16 Settembre 2018»

Autocontrollo

nel dire e nel fare

Il cristiano, vivendo in, con e per Cristo,

va manifestando le caratteristiche proprie del frutto dello Spirito divino di cui l’autocontrollo è la base di tutto.

In greco: engratéia, formata da en e kratòs che vuol dire governo della propria vita, temperanza, capacità di moderare i propri desideri, impulsi ed istinti, piena padronanza di se stessi, autocontrollo.

Possiamo riuscirci solo se stiamo vivendo in Spirito divino→ come è scritto:

Efesini 6:12

Perché il combattimento per noi

non ha luogo in confronto con sangue e carne→ gli uomini,

ma in confronto/contro con i principati,

in confronto/contro con le potestà→ le arroganze→ le potenze,

in confronto/contro con i dominatori→ i padroni di queste tenebre,

in confronto/contro agli spiriti della malvagità nei luoghi celesti.

Non possiamo vincere per mezzo delle armi naturali, è Gesù Cristo che vinse→ come è scritto:

Giovanni 16:33

io vinsi il mondo

Matteo 28:20

io sono con voi tutti i giorni,

fino alla fine dell’età presente 

Filippesi 4:13

io posso ogni cosa in Cristo che mi fortifica

2^ Corinzi 12:10

Perciò io mi diletto→ nelle debolezze, nelle ingiurie, nelle necessità, nelle persecuzioni,

nelle avversità per amore di Cristo, perché quando io sono debole, allora sono forte.

Il carattere del cristiano si va trasformando man mano che manifesta il frutto dello Spirito divino, per questo occorre mettere in atto la forza di volontà, che dice:

Galati 2:20

Io sono stato crocifisso con Cristo e non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me;

e quella vita che ora vivo nella carne, la vivo nella fede del Figlio di Dio,

che mi ha amato e ha dato se stesso per me.

Vediamo ora cosa ha detto Pietro dei credenti,

prima che avessero riconosciuto Gesù come Salvatore e Signore

e fossero nati di nuovo, dall’alto.

1^ Pietro 4:3

Basta a noi infatti il tempo della vita che abbiamo trascorso

a soddisfare le cose desiderate dalla gente,

quando camminavamo nelle dissolutezze, nelle passioni,

nelle ubriachezze, nelle gozzoviglie, nelle baldorie

e nelle abominevoli idolatrie.

Vediamo ora cosa dice Pietro ai credenti,

dopo che hanno riconosciuto Gesù come Salvatore e Signore

e sono nati di nuovo, dall’alto.

1^ Pietro 5:8

Siate sobri, vegliate, perché il vostro avversario,

il Diavolo,

va attorno come un leone ruggente

cercando chi possa divorare/distruggere.

La mancanza di autocontrollo porta maledizione,

mentre avere autocontrollo porta benedizione.

Proverbi 25:28

L’uomo che non sa dominare la propria ira

è come una città smantellata senza mura.

Efesini 4:25-27

Perciò avendo eliminato la menzogna

dite la verità ciascuno insieme con il suo prossimo,

giacché siamo membra gli uni degli altri.

Adiratevi e non peccate;

il sole non tramonti sulla vostra irritazione→ sdegno

e non concedete spazio al diavolo.

Il peccato porta sempre distruzione

e poiché siamo esposti alle tentazioni,

il Signore ci ordina di dominarle.

Genesi 4:7

Se fai bene non sarai tu accettato?

Ma se fai male,

il peccato sta spiandoti alla porta

e i suoi desideri sono volti a te;

ma tu lo devi dominare».

Alcune tentazioni vanno dominate,

altre vanno gestite!

In ambito umano

le più forti sono:

il cibo e il sesso,

sono due cose necessarie,

ma vanno sapute gestire.

1^ Corinzi 7:5

Non privatevi l’uno dell’altro,

se non di comune accordo per un tempo,

per dedicarvi al digiuno e alla preghiera,

poi di nuovo tornate a stare insieme,

affinché Satana non vi tenti

a causa della vostra mancanza di

autocontrollo.

L’autocontrollo

è calcolare se ciò che facciamo

rientra  nei limiti suggeriti

dall’equilibrio cristiano,

o se è eccessivo

e fuori controllo.

Filippesi 4:12-13

So essere abbassato,

come anche vivere nell’abbondanza;

in tutto e per tutto ho imparato

ad essere sazio e ad aver fame,

ad abbondare e a soffrire penuria.

Io posso ogni cosa in Cristo che mi fortifica.

L’autocontrollo

senza conoscenza,

non serve a nulla.

Isaia 58:5-6

E’ questo il digiuno di cui mi compiaccio,

il giorno in cui l’uomo affligge la sua anima?

Piegare la testa come un giunco

e distendersi su un letto di sacco e di cenere?

Chiami forse questo un digiuno

e un giorno gradito a YHWH?

Il digiuno di cui mi compiaccio non è forse questo:

spezzare le catene della malvagità,

sciogliere i legami del giogo

rimandare liberi gli oppressi,

spezzare ogni giogo?

2^ Pietro 1:5-6

Anche voi per questa stessa ragione

usando ogni diligenza,

aggiungete alla vostra fede la virtù,

alla virtù la conoscenza,

alla conoscenza l’autocontrollo,

all’autocontrollo la perseveranza,

1^ Corinzi 9:25

Ora, chiunque compete nelle gare/lotte

si auto-controlla/è temperato in ogni cosa;

e quei tali fanno ciò per ricevere una corona corruttibile,

ma noi dobbiamo farlo per riceverne una incorruttibile.

Chi vuole vincere in Cristo,

si deve controllare in tutte le aree della propria vita,

alimentazione, sesso, lavoro, hobby e 

nel parlare come nei modi di fare.

Sapersi dominare è il segno che siamo in autocontrollo

e che stiamo vincendo sulle nostre tendenze naturali,

mentre chi è indisciplinato cade facilmente nell’ira,

nell’invidia, nelle concupiscenze, nelle opere della carne

e ciò con gravi conseguenze, perché comporta una perdita.

Vediamo cosa dice la Scrittura in proposito

Mosè, pur essendo l’uomo più mansueto della terra,

Dio gli aveva comandato di parlare alla roccia

e da questa sarebbe sgorgata l’acqua,

nella rabbia la colpì con un bastone.

La storia di Akan

Giosuè 7:21

Quando vidi fra il bottino un bel mantello di Scinar,

duecento sicli d’argento

e un lingotto d’oro

del peso di cinquanta sicli,

li desiderai grandemente e li presi;

ed ecco, or sono nascosti in terra

in mezzo alla mia tenda;

e l’argento è sotto.

Tutti conosciamo la storia di Sansone e Dalila

Oppure la storia di Ghehazi,

servitore del profeta Eliseo, che non riuscì a controllare la sua avidità.

Per tale peccato,  la lebbra di Naaman si attaccò a Ghehazi e alla sua famiglia. vedi→ «2°Re cap. 5»

Due Esempi di eccezionale autocontrollo riportati dalla Scrittura, sono quelli di Gesù e Stefano.

1^ Pietro 2:23

Gesù Oltraggiato,

non rispondeva con oltraggi;

soffrendo, non minacciava,

ma si rimetteva nelle mani di colui

che giudica giustamente.

Atti 7:59-60

Così lapidarono Stefano,

che invocava Gesù e diceva:

«Signor Gesù, ricevi il mio spirito».

Poi, postosi in ginocchio, gridò ad alta voce:

«Signore, non imputare loro questo peccato».

E, detto questo, si addormentò.

L’appello all’autocontrollo 

vale per tutti noi.

Romani 12:19

Non difendete voi stessi, cari,

ma concedete spazio al castigo.

È scritto infatti:

«Sta a Me il castigare, io contraccambierò», dice il Signore.

Ma qualora il tuo nemico abbia fame, nutrilo!

Qualora abbia sete, abbeveralo!

Giacché facendo questo

accumulerai carboni di fuoco sulla sua testa».

Non prevalere per opera del male,

ma vinci lo spirito infernale con il bene.

Concludendo:

L’autocontrollo è:

«Temi DIO e osserva i suoi comandamenti,

perché questo è il tutto dell’uomo»

Giacomo 1:12

Beato l’uomo che persevera nella prova,

perché, uscendone approvato,

riceverà la corona della vita,

che il Signore ha promesso a coloro che l’amano.

« INVITO INVITO »

A tutti i credenti che hanno il desiderio di conoscere il modello della:

«Chiesa originale di Gesù Cristo, nata a Gerusalemme»

vista dallo studio su: «Atti 2:41-47» consultatelo insieme agli approfondimenti, informatevi, fate domande direttamente sulle pagine stesse del sito, chiedete, commentate, sarà un conoscersi passo→ passo→ verso la vera Chiesa, aspettiamo il vostro contributo.


«inviateci una e-mail ed entrate in contatto con noi»


Che la grazia del Signor nostro Gesù Cristo sia con tutti voi.

«Regole per chi Commenta»

2 commenti
  1. Filippo
    Filippo dice:

    L’autocontrollo non è solo l’ultimo baluardo prima di dire o fare qualcosa di sbagliato.
    Non è solo l’ultimo argine prima del peccato.
    È l’attitudine più ampia del controllare la nostra vita.
    In questo senso è collegata al combattimento.
    Ogni giorno dobbiamo decidere dove dirigere il nostro cammino.
    Prendiamo decisioni da quando ci svegliamo fino a che non ci addormentiamo.
    Un cristiano non lascia che la propria vita scorra, la disciplina e decide dove essa deve andare.
    1^ Corinzi 9:25
    Ora, chiunque compete nelle gare si auto-controlla in ogni cosa; e quei tali fanno ciò per ricevere una corona corruttibile, ma noi dobbiamo farlo per riceverne una incorruttibile.

  2. alessandro
    alessandro dice:

    Pace a tutti, questa mattina ho voglia di parlare dell’autocontrollo, voglio condividere e discutere con voi ciò che penso dell’autocontrollo per correggere la mia strabicità.
    (Uno è strabico quando il cervello tende, ad escludere, o per meglio dire a sopprimere, le informazioni provenienti dall’occhio strabico perché creano confusione)
    La molla che mi fa scattare l’autocontrollo (quando scatta) è il Timore, inteso come profondo rispetto che nasce dalla conoscenza, anche se minima della Parola.
    In Giovanni 17-9 «Io prego per loro; non prego per il mondo, ma per quelli che tu mi hai dati, perché sono tuoi….»
    Giovanni 17-20 «non prego soltanto per questi, ma anche per quelli che credono in me per mezzo della loro parola»
    Giovanni 1-1 «Nel principio era la Parola, la Parola era con Dio, e la Parola era Dio»
    Si dice sempre che il combattimento non è contro gli uomini (Gesù è venuto per salvarci non per combatterci) ma contro i principati, potestà ……;
    ma se non conosco bene il nemico, rischio di combattere contro un nemico in apparenza maligno che in realtà non lo è, e rischio di non combattere uno spirito per me benigno ma in realtà maligno.
    Per combattere ci vuole un esercito forte, ben addestrato, la Parola ci dice che non importa il numero dei soldati, ciò che importa è l’ordine e la disciplina, in un esercito ognuno ricopre il proprio incarico al meglio.
    Da giovane ho fatto il militare, l’addestramento era quotidiano, si marciava, si sparava, si facevano assalti, reclute e veterani insieme, ci muovevamo sempre come un unico corpo.
    Anche la sera quando andavamo in libera uscita eravamo insieme.
    Ancora oggi porto con me amicizie nate in quei giorni.
    Alessandro

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Fornisci il tuo contributo!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *