Apocalisse 21:12-14
Si elevava città fortificata possente e alta,
aveva dodici porte e sulle porte dodici angeli,
e nomi sovrascritti, che sono delle dodici tribù dei figli d’Israele.
13) A oriente tre porte, anche a settentrione tre porte,
anche a mezzogiorno tre porte, anche ad occidente tre porte.
14) E il muro della Città aveva dodici fondamenta,
e su di essi dodici nomi dei dodici apostoli dell’Agnello.
Nei versetti del salmo 119 dal 61 al 63, trovo delle analogie con i salmi 1 e 34.
Salmo 119:61 Le corde degli empi mi hanno avvinghiato, ma non ho dimenticato la Tua
Legge.
Salmo 1:2 ma il cui diletto è nella Legge dell’Eterno, e sulla sua Legge medita giorno e notte.
Salmo 119:62 A metà della notte mi alzo per lodarti, a motivo dei Tuoi giusti giudizi.
Salmo 34:1 Io benedirò l’Eterno in ogni tempo, la sua lode sarà sempre sulla mia bocca.
Salmo 119:63 Sono amico di quanti ti temono e di quelli che osservano i Tuoi precetti.
Salmo 1:1 Beato l’uomo che non cammina nel consiglio degli empi, non si ferma nella via dei peccatori e non si siede in compagnia degli schernitori.
Nel corso della vita si può anche andare incontro alle avversità. Nella Parola tutti gli uomini di Dio le hanno affrontate, e hanno incontrato altri uomini che li volevano sviare dalla grazia di Yeshua, ma nessuno di loro, per mezzo della fede e del timore, si è tirato indietro, tutti hanno messo in pratica questi versetti. Quando un uomo ed una donna si sposano viene pronunciata la tipica frase: “..nella buona e nella cattiva sorte…” E questi uomini mossi dal grande amore verso Dio si sono comportati da Sposa pura e santa, santificandosi e non venendo mai meno anche quando “le corde degli empi li avevano avvinghiati”, “non si sono fermati sulla via dei peccatori” ma hanno concluso la corsa fino alla vittoria, rimanendo amici di coloro che temono Dio e di Dio stesso. Per questo è fondamentale riconoscere, in ogni momento, che il mio rapporto con Dio è come quello tra la Sposa e lo Sposo, la santificazione è ora, la salvezza inizia adesso. Questa è la mia “porzione” (parte) salmo 119:57, questo è il mio “diletto” salmo 1:2, che con costanza e perseveranza, devo far crescere fino alla piena maturità di un vero uomo di Dio.
Shalom
In questi versetti del salmo 119 sono presenti molti spunti di riflessione, la prima che mi viene da fare è che la mia porzione, come è scritto nel versetto 57, cioè la mia parte, è l’osservanza delle Parole di Dio, e qui il salmista aggiunge qualcosa di molto importante, affermando: «l’ho detto», va a sottolineare una precisa dichiarazione di intenti davanti a Dio.
Ci deve essere dunque da parte mia, la consapevolezza che si, la mia parte in questo cammino è l’osservanza della Parola, ma che deve però essere preceduta dall’impegno solenne che prendo davanti a Dio, e che quindi alla fine non deve essere disatteso.
Al di là dell’osservare la Parola che è fondamentale, e che è un po’ il tutto di questo cammino, ciò che mi da maggiormente da pensare è «l’aggravante» di una promessa fatta davanti a Dio nel compiere questa azione.
Questo mi riporta alla mente la Confessione o Impegno di Fede di qualche anno fa, o la dichiarazione fatta durante il mio battesimo, e mi chiedo ho dato seguito a quelle promesse fatte?
Se ho fatto queste promesse davanti a Dio, e nel timore di Dio, le avrò mantenute, non le avrò mantenute o le avrò mantenute solo in parte.
1^ Samuele 12:24 «solo temete YHWH e servitelo fedelmente con tutto il cuore vostro; considerate infatti le grandi cose che ha fatto per voi».
La scintilla che muove tutto è il timore, il timore che mi da la capacità di prendere un impegno davanti a Dio e di onorarlo, riconoscendo le cose grandiose che Lui ha fatto per me.
Shalom