Atti 9:26-31
Giunto a Gerusalemme, Saulo cercava di unirsi ai discepoli, ma avevano tutti paura di lui, non potendo credere che egli fosse un discepolo.
Allora Barnaba lo prese e lo condusse dagli apostoli, e raccontò loro come egli, lungo la strada, aveva visto il Signore che gli aveva parlato, e come a Damasco aveva parlato con franchezza nel nome di Gesù.
Così egli rimase con loro a Gerusalemme, andando e venendo, e parlava con franchezza nel nome del Signore Gesù.
Egli parlava anche e discuteva con gli ellenisti; ma essi cercavano di ucciderlo.
I fratelli però, venuti a conoscenza di questo, lo condussero a Cesarea e di là lo mandarono a Tarso.
Così le chiese in tutta la Giudea, la Galilea e la Samaria avevano pace ed erano edificate.
E, camminando nel timore del Signore e nella consolazione dello Spirito Santo, moltiplicavano.
1° Cronache 21:12
o tre anni di carestia, oppure tre mesi di distruzione davanti ai tuoi avversari, durante i quali la spada dei tuoi nemici ti raggiungerà, oppure tre giorni di spada dell’Eterno, ossia la peste nel paese, durante i quali l’angelo dell’Eterno porterà la distruzione in tutto il territorio d’Israele. Ora fammi sapere la risposta che devo riferire a colui che mi ha mandato».
Sempre al netto della corretta traduzione, la pestilenza è la spada dell’Eterno contro Israele.
Non ci sono calamità se non mandate da Dio.
Questa situazione causata dal Covid19 dovrebbe scuotere prima di tutto me che, invece di essere una soluzione, sono nascosto come tutti gli altri.
Questa situazione sta già toccando anche me che ad oggi sono sano e, in tutta onestà guardando alla mia vita nel mondo, ritengo che le conseguenze in ogni ambito saranno pesantissime e di lunghissima gittata temporale.
Cosa c’entra questo con la pazienza?
Dobbiamo “sopportare” questa situazione?
Direi che questa è una affermazione corretta ma non completa in quanto la pazienza non è solo sopportazione, ovvero il rimanere in posizione ma, come scritto nel messaggio, qualcosa di dinamico ovvero la perseveranza nel cammino.
Sarò onesto, io ritengo che questa emergenza cambierà le nostre vite e questa è completamente sotto il controllo di Dio, quindi è possibile che Dio ci spingerà a un cambiamento.
La pazienza in questo caso sarà il rimanere sul sentiero prendendo le scelte giuste.
Spero di riuscire a rimanere in carreggiata.
Shalom.
Pace a tutti,
oggi sono contento e sento di doverlo condividere.
Il mio comportamento, tutto ciò che io penso che io fo nasce dalla prospettiva che io vivo, anche se la vita che vivo non è la mia ma è quella del mondo (ma questo è un dettaglio).
Infatti quel dettaglio mi dice che sto vivendo tempi brutti, difficili a causa del corona virus; lo dicono tutti come non crederlo.
Ma c’è un’altra prospettiva che dice che non è così, anzi, mi dice che il tempo che vivo è meraviglioso, pieno di vita vera, ma potrei non rendermene conto e di conseguenza non viverlo se non entro nella prospettiva di Dio.
Questo vale anche per il corona virus, infatti per il mondo è un «cigno nero», ma per la Parola di Dio è una opportunità meravigliosa per coloro che entreranno nella prospettiva di Dio.
Siamo privilegiati per quanto il Signore ci ha rivelato, ma sta a noi togliere la lampada di sotto il letto.
Giovanni 9 versetti da 1 a 3 ci dice questo:
«affinché siano manifestate in lui le opere di Dio»
Vi voglio più bene.
Alessandro