Torah

L’olocausto

Non tutti si potevano permettere di offrire come olocausto un toro, ma alcuni solo un agnello o un capretto.

Levitico 1:10-13

Se la sua offerta è un olocausto del gregge: pecore o capre, offra un maschio senza difetto.

¹¹⁾ Lo scannerà dal lato nord dell’altare, davanti a YHWH; e i sacerdoti, figli di Aaronne, ne spargeranno il sangue tutt’intorno all’altare.

¹²⁾ Poi lo taglierà a pezzi con la sua testa e il suo grasso, e il sacerdote li disporrà sulla legna posta sul fuoco che è sull’altare;

¹³⁾ ma laverà gli intestini e le gambe con acqua, e il sacerdote presenterà ogni cosa e la farà fumare sull’altare.

Questo è un olocausto, un sacrificio fatto col fuoco di odore soave a YHWH.

In questo sacrificio non si imponeva la mano sul capo della vittima, cioè non ci si identificava con quella, c’era solo la consapevolezza della perfezione dell’offerta.

Tutti i credenti sanno che Gesù Cristo è stato perfetto in ogni cosa, ma non tutti hanno la consapevolezza che dobbiamo identificarci nella Sua morte e resurrezione, iniziando dal simbolo del battesimo in acqua per immersione nel nome di Gesù, al vivere in novità di vita.

Romani 6:4

Siamo stati perciò sepolti nella stessa tomba con Lui mediante il battesimo nella morte, affinché nel modo che Cristo risuscitò dai morti a motivo della maestà divina di Colui che è Padre,

in questo modo anche noi vivessimo in novità di vita.

L’offerta non veniva scorticata, non si contemplano più le perfezioni interiori di Cristo, la visione che hanno di Lui non è completa, non è chiara, come è scritto in:

Salmo 63:2

Così ti ho ammirato nel santuario,

contemplando la tua forza e la tua gloria.

2^ Corinzi 3:18

E noi tutti, contemplando a faccia scoperta come in uno specchio la perfezione/la gloria del Signore,

siamo trasformati nella stessa immagine di perfezione/di gloria in perfezione/in gloria, come per lo Spirito del Signore.

Un’offerta ancora minore era quella di uccelli.

Levitico 6:14-17

Se la sua offerta a YHWH è un olocausto di uccelli, porti delle tortore o dei giovani piccioni.

¹⁵⁾ Il sacerdote lo presenterà all’altare, gli strapperà la testa, la farà fumare sull’altare, e il suo sangue sarà fatto scorrere su un lato dell’altare.

¹⁶⁾ Poi gli toglierà il gozzo con le sue piume e lo getterà accanto all’altare, verso est, nel luogo delle ceneri.

¹⁷⁾ Lo spaccherà quindi tenendolo per le ali, senza però dividerlo in due, e il sacerdote lo farà fumare sull’altare, sulla legna posta sul fuoco.

Questo è un olocausto, un sacrificio fatto col fuoco in odore soave a YHWH.

In questo sacrificio non è più l’adoratore che sgozza e scortica l’offerta, ma è il sacerdote che fa praticamente tutto, simbolo più di religione che di fede.

L’offerta non era senza difetto, perciò occorreva togliere il gozzo con quello che conteneva, le interiora non erano accettate, l’uccello era solo spaccato, ma non diviso, perciò non si entrav nel dettaglio delle perfezioni di Cristo.

Era il sacerdote che metteva in evidenza l’offerta, c’è vaghezza, cioè religione, povertà più che consapevolezza nel cuore dell’uomo.

Nonostante questo Dio l’accetta come olocausto di odore soave.

L’insegnamento che possiamo cogliere è di maturità individuale nello stesso Corpo di Cristo,

siamo in un cammino,

un fanciullo nella fede porterà gli uccelli,

un giovane nella fede un capretto

e un adulto nella fede un toro.

Giovanni 2:14

Vi ho scritto, fanciulli perché avete conosciuto il Padre.

Vi ho scritto, padri, perché Lo avete conosciuto dal principio.

Ho scritto a voi, giovani:

«Siate forti, non solo il Verbo di Dio rimane in voi ma avete anche vinto il maligno/lo spirito infernale».

Ora dobbiamo fare attenzione su di un aspetto non trascurabile.

È fondamentale fare dei progressi nella conoscenza del nostro Signore e Salvatore Yeshua, come è altresì fondamentale vegliare sul nostro camino e eliminare tutto ciò che ostacola la nostra comunione con Dio.

Come dire, il Signore sorride quando un piccolo fanciullo prende il biberon, ma non un ragazzo, o peggio ancora un uomo fatto.

Esodo 29:38-39

Or questo è ciò che offrirai sull’altare:

due agnelli di un anno ogni giorno, per sempre.

³⁹⁾ Uno degli agnelli l’offrirai al mattino

e l’altro l’offrirai sull’imbrunire.

Il nostro Salvatore e Signore «Yeshua haMashiah» si è offerto una volta per tutte e il suo sacrificio non potrà mai essere ripetuto, non così il Suo ricordo, che sale del continuo davanti a Lui dal cuore dei redenti durante tutti i giorni e tutte le notti della Sua assenza, per mezzo della lode, come profumo di odore soave.

Salmo 134:1-3

«Canto delle ascensioni, o Canto dei pellegrinaggi.»

Ecco, benedite YHWH, voi tutti servi di YHWH,

che state nella casa di YHWH durante le notti!

²⁾ Innalzate le vostre mani verso il santuario e benedite YHWH!

³⁾ YHWH Ti benedica da Sion, Egli che ha fatto il cielo e la terra.

Abbiamo letto che la benedizione viene da Sion,

cioè la Chiesa è il canale,

o dovrebbe esserlo,

della benedizione di Dio.

Salmo 77:6

Durante la notte mi ritorna alla mente il mio canto,

medito nel mio cuore e il mio spirito s’interroga.

Isaia 4:5

allora YHWH creerà

su ogni dimora del monte Sion

e sulle sue assemblee

una nuvola di fumo durante il giorno,

e uno splendore di fuoco fiammeggiante durante la notte,

perché su tutta la gloria vi sarà una protezione.

Il versetto che andiamo a  leggere sembra ripetuto, è invece un modo di enfatizzare, cioè richiamare l’attenzione sulla domanda.

Isaia 21:11

«Sentinella, a che punto è giunta la notte?

Sentinella, a che punto è giunta la notte?»

Isaia 30:29

Allora innalzerete un canto

come la notte quando si celebra una festa;

e avrete la gioia nel cuore,

come chi cammina al suono del flauto

per recarsi al monte di YHWH,

alla Rocca d’Israele.

Luca 6:12

Ora avvenne in quei giorni

che egli se ne andò sul monte a pregare,

e passò la notte in preghiera a Dio.

Matteo 25:5-6

Ora, siccome lo sposo tardava

si assopirono tutte e si addormentarono.

⁶⁾ E sulla mezzanotte si levò un grido:

«Ecco, arriva lo sposo, uscitegli incontro!»

Luca 18:8

Ma quando il Figlio dell’uomo verrà,

troverà la fede sulla terra?

Impariamo dal nostro Signore

«Yeshua haMashiah mi Nazareth»

ad essere sempre pronti!