Giovanni 3:16
Poiché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna.
La salvezza è il dono della vita eterna con Cristo, si ottiene solo per grazia mediante la fede in Gesù Cristo, l’Agnello di Dio che toglie il peccato dal mondo, credendo che Gesù ha preso su di se tutti i miei peccati; le opere sono il banco di prova, testimoniano e dimostrano a me stesso che ho creduto veramente e che mi sto trasformando a immagine e somiglianza del mio Salvatore.
1^ Corinzi 15:49
E come abbiamo portato l’immagine del terrestre, porteremo anche l’immagine del celeste.
2^ Corinzi 3:18
E noi tutti, contemplando a faccia scoperta come in uno specchio la gloria del Signore, siamo trasformati nella stessa immagine di gloria in gloria, come per lo Spirito del Signore.
Lo Spirito del Signore è venuto a vivere dentro di noi per trasformarci a sua immagine, di gloria in gloria, cioè di perfezione in perfezione, passo dopo passo lo Spirito Santo ci porta a contemplare la perfezione di Dio, contemplando Lui, noi impariamo ad essere come Lui, cioè a mettere in pratica, partendo dalle più piccole cose, che non è perfezionismo, ma assimilazione dell’amore di Dio, che sfocia nella manifestazione del Frutto dello Spirito del Signore, gioia, pace …
Ultimamente si fa molto enfasi sul mangiare, ci sono «chef» da tutte le parti, vi accorgerete che l’enfasi si fa sulla perfezione, a partire dalla qualità degli alimenti, dalla cottura e infine dalla composizione, a volte sembra di vedere un’opera d’arte ed invece è solo un piatto di cibo che verrà consumato in cinque minuti.
Se abbiamo creduto nel Creatore dell’universo, perché non riusciamo ad impegnarci a dargli gloria?
Pensiamo che la Salvezza eterna valga meno di un piatto che verrà consumato in cinque minuti?
Ma abbiamo veramente creduto nel Signore dei signori e Re dei Re?
Colossesi 3:9
Non mentite gli uni agli altri, perché vi siete spogliati dell’uomo vecchio con i suoi atti,
10) e vi siete rivestiti dell’uomo nuovo, che si va rinnovando nella conoscenza ad immagine di colui che l’ha creato.
Ora abbiamo compreso che per vivere nella Salvezza dobbiamo rinnovarci nella conoscenza, e che solo lo Spirito Santo può insegnarci e ricordarci ogni cosa che Gesù ha detto e fatto.
Romani 12:1-2
Esorto perciò voi, fratelli, per le compassioni di Dio, a presentare i vostri corpi, il che è il vostro ragionevole servizio, quale sacrificio vivente, puro o santo e accettevole a Dio, quello è il vostro ragionevole servizio!
E non conformatevi al secolo presente, ma trasfiguratevi
(la parola greca è: «metamorfoω» cioè metamorfosi.
In natura la metamorfosi avviene dalla crisalide alla farfalla, nello Spirito Santo: da vecchio uomo nato dalla terra a uomo nuovo nato dall’alto)
mediante il rinnovamento della vostra mente, affinché conosciate per esperienza qual sia la buona o conveniente, accetta e perfetta volontà di Dio.
Perciò dobbiamo rinnovarci nei nostri pensieri e possiamo farlo solo con una continua comunione con lo Spirito del Signore che vive in noi, ascoltando e meditando del continuo la Sua Parola, per questo è scritto:
ASCOLTARE
Romani 10:17
Dunque la fede ha luogo dall’ascoltare,
e l’ascoltare dalla parola* di Cristo.
(*parola specifica-sentenza-rivelazione «rhema»)
Prima ascoltiamo la Parola poi la meditiamo.
MEDITARE
Salmo 1:1-3
Beato l’uomo che non si muove secondo il consiglio degli empi,
non indugia nella via dei peccatori e non siede in compagnia degli schernitori.
2) Al contrario il suo diletto è nella Legge di YHWH, e la Sua Legge medita giorno e notte.
3) Costui sarà come un albero piantato sulla sponda di un ruscello, che produce frutto a suo tempo, e il cui fogliame non appassisce, ogni sua iniziativa riuscirà.
Giosuè 1:8-9
Questo libro della Legge non si allontani mai dalla tua bocca;
meditalo giorno e notte per poter osservarne esattamente quanto in esso è scritto; perché così soltanto prospererai in tutte le tue imprese e allora in tal modo avrai buon successo.
La meditazione della Sua Parola ci aiuta a stare in comunione con Lui e a conoscere la Sua volontà.
Poi abbiamo la preghiera che ci edifica e disciplina nel mettere in pratica la Sua volontà:
PREGHIERA
Efesini 6:17-18
E fate vedere l’elmo della salvezza, e la spada dello Spirito Divino, cioè un rhema (parola specifica-sentenza-rivelazione) di Dio; con ogni preghiera e supplica, pregando in ogni occasione con Spirito Divino, vegliando altresì a questo scopo con ogni costanza e preghiera a favore di tutti i santi,
Giuda 1:17-20
Al contrario voi, carissimi, ricordatevi delle cose che sono state preannunciate dagli apostoli del Signore nostro Gesù Cristo,
18) in quanto che vi dicevano: «Negli ultimi tempi ci saranno dei beffeggiatori o ingannatori o canzonatori che camminano secondo i loro empi desideri».
19) Costoro sono quelli che dividono, terreni, che non hanno lo Spirito Divino.
20) Ma voi, carissimi, edificando voi stessi sopra la vostra santissima fede, pregando/supplicando con lo/nello Spirito Santo/Puro,
21) conservatevi nella carità/amore di Dio, accogliendo/incaricandoci della la pietà o misericordia del nostro Signore Gesù Cristo a vita eterna.
1^ Corinzi 14:2 e 4
perché chi parla in altra lingua non parla agli uomini, ma a Dio; poiché nessuno lo comprende, ma egli in Spirito Divino pneumati proferisce misteri.
4 Chi parla in altra lingua edifica/disciplina se stesso,
Ci sono molte persone che giudicano il parlare in altre lingue senza neppure conoscerle, ricordiamoci sempre che non possiamo dare agli altri quello che non abbiamo ricevuto, se vuoi insegnare a nuotare devi saper nuotare, se vuoi insegnare sul parlare in altre lingue devi almeno parlare in altre lingue.
Romani 8:26-27
Ed ugualmente anche lo Spirito Divino va incontro alla nostra impotenza!
Infatti che cosa chiedere come conviene non lo sappiamo, ma da sé lo Spirito Divino interviene con gemiti indicibili.
27) Di più, Colui che investiga/fruga i cuori sa qual è il sentimento/mira dello Spirito Divino, perché presso/di fronte a Dio intercede per i santi.
Quando preghiamo o intercediamo per qualcuno, dobbiamo sempre mettere in conto che è Dio che opera anche attraverso di noi e che noi dobbiamo mettere in pratica per primi ciò che abbiamo chiesto al Signore in preghiera.
Poi viene il bisogno della comunione fraterna, cioè uomini e donne che hanno scelto di seguire Gesù.
COMUNIONE FRATERNA
Ebrei 10:23-25
Riteniamo in noi ferma la confessione della speranza, giacché Fedele è Colui che ha promesso,
24) ed esaminiamoci gli uni gli altri a incitazione di carità e di buone opere,
25) non lasciando da parte il radunarsi assieme o la comunione fraterna, come è abitudine per qualcuno, ma esortandoci, ancor più che vedete che si avvicina quel giorno.
Se credere mentalmente che Gesù Cristo è il Salvatore, fosse sufficiente per la Salvezza, anche i demoni sarebbero salvati, perché anche loro credono:
Giacomo 2:19-20
Tu credi che c’è un solo Dio. Fai bene; anche i demoni credono e tremano.
20) Ma vuoi renderti conto, o insensato, che la fede senza le opere è morta?
Giacomo 2:15-24
Ora, se un fratello o una sorella sono nudi e mancano del cibo quotidiano,
16) e qualcuno di voi dice loro: «Andatevene in pace, scaldatevi e saziatevi,» ma non date loro le cose di cui hanno bisogno per il corpo, a che giova?
17) Così è pure della fede; se non ha le opere, per se stessa è morta.
18) Ma qualcuno dirà: “Tu hai la fede, e io ho le opere”; mostrami la tua fede senza le tue opere e io ti mostrerò la mia fede con le mie opere.
19) Tu credi che c’è un solo Dio. Fai bene; anche i demoni credono e tremano.
20) Ma vuoi renderti conto, o insensato, che la fede senza le opere è morta?
21) Abrahamo, nostro padre, non fu forse giustificato per mezzo delle opere quando offrì il proprio figlio Isacco sull’altare?
22) Tu vedi che la fede operava insieme alle opere di lui, e che per mezzo delle opere la fede fu resa perfetta.
23) Così si adempì la Scrittura, che dice: «Ora Abrahamo credette a Dio, e ciò gli fu imputato a giustizia»; e fu chiamato amico di Dio.
24) Perciò vedete che l’uomo è giustificato per le opere e non per fede soltanto.
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