INVITO INVITO

Ai DISCEPOLI di YESHÙA : TALMIDÉI YESHÙA 

che hanno il desiderio di conoscere e partecipare al modello della:

«Chiesa primitiva nata a Gerusalemme»

vista dallo studio su BETHEL : CASA di DIO :, tratto da «Atti 2:37-47»

consultatelo insieme agli approfondimenti, informatevi, fate domande, chiedete, commentate,

sarà un conoscersi passo→ passo→ verso la vera Chiesa, aspettiamo il vostro contributo.


«inviateci una e-mail ed entrate in contatto con noi»


Che la grazia del Signor nostro Yeshùa il Messia : (Gesù Cristo) sia con tutti noi.

«PROGETTO BETHEL :»

Esiste una completa libertà spirituale

solo se accompagnata dalla libertà di comportamento,

possibile solo in un luogo indipendente,

cioè dentro i propri confini, come un’ambasciata.

Atti 2:37-47

Or essi, udite queste cose, furono compunti nel cuore e chiesero a Pietro e agli apostoli:

«Fratelli, che dobbiamo fare»

38) Allora Pietro disse loro: «Ravvedetevi e ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Yeshùa Messia

per il perdono dei peccati, e voi riceverete il dono

della RUACH HAKODESH dello Spirito Santo.

39) Poiché la promessa è per voi e per i vostri figli e per tutti coloro che sono lontani,

per quanti il Signore Dio nostro ne chiamerà».

40) E rendeva testimonianza con molte altre parole e li esortava dicendo:

«Salvatevi dalla presente generazione, quella ambigua : perversa».

41) Pertanto quelli che RICEVETTERO favorevolmente la sua parola si facevano battezzare,

e in quel giorno furono aggiunte circa tremila anime.

42) Ed erano perseveranti nell’insegnamento degli apostoli

e alla comunione, nel rompere il pane e alle preghiere.

43) Ed erano tutti presi da timore,

e molti segni straordinari e miracoli si facevano per mano degli apostoli.

44) Or tutti coloro che avevano creduto stavano insieme ed avevano ogni cosa comune.

45) E riscuotevano i poderi e i beni e li distribuivano a tutti, secondo il bisogno di ciascuno.

46) E perseveravano con una sola mente tutti i giorni nel tempio,

sia in casa rompendo il pane, sia prendendo il cibo insieme con gioia e semplicità di cuore,

47) lodando Dio e godendo il favore di tutto il popolo.

Ed il Signore aggiungeva alla chiesa ogni giorno coloro che erano salvati.

i

«Fratelli, che dobbiamo fare»

Filippesi 3:13

Fratelli, non ritengo di avere già ottenuto il premio, ma una cosa faccio,

dimenticando le cose che stanno dietro e protendendomi verso quelle davanti,

• PRIVILEGI •

Ciascuno secondo le proprie capacità «Partecipa al Corpo di Cristo»

per l’edificazione di se stesso in AMORE AGAPÊ AHAVAH 

Galati 2:20

Io sono stato crocifisso con Cristo e non sono più io che vivo,

ma è Cristo che vive in me, e quella vita che ora vivo nella carne,

la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha dato se stesso per me.

Romani 6:7-13

Chi è morto infatti è reso giusto dal peccato.

8) E se siamo morti con Cristo, crediamo pure che vivremo insieme con Lui,

9) sapendo che Cristo una volta risorto dai morti non muore più,

la Morte non s’impadronisce più di Lui.

10) Giacché chi è morto, è morto al peccato una volta per sempre!

Ma colui che vive, vive per Dio.

11) Così anche voi pensatevi da una parte essere morti al peccato,

dall’altra essere viventi per Dio nel Messia Yeshùa.

12) Non regni perciò il peccato nel vostro corpo mortale

per sottomettervi alle sue concupiscenze,

13)  rendete le vostre membra strumenti d’ingiustizia per il peccato,

ma offrite voi stessi a Dio come di morti fatti viventi

e rendete le vostre membra strumenti di giustizia per Dio!

La libertà viene dalla conoscenza esperienziale della Verità,

cioè l’uso ordinato e reale dei “RHÊMATA” ricevuti in Spirito divino.

Una mente che riposa nel Suo “SHALOM” al di la di ogni vano pensiero,

sempre esuberanti di GIOIA nella forza del Signore che ha profuso il Suo AMORE nei nostri cuori.

Romani 10:17

(versione allargata)

Dunque la fede viene dall’ascoltare per obbedire e l’ascoltare per obbedire

viene dalla rivelazione del Messia .

«ob+audere : obbedire»

«dia rhêmatos theou»

• CHIAMATI FUORI •

Giovanni 15:16

Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi,

e vi ho costituiti, affinché andiate e portiate frutto,

e il vostro frutto sia duraturo,

affinché il Padre nel mio Nome vi dia qualsiasi cosa chiediate.

Giovanni 15:19

Se foste figli del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo,

ma poiché non siete del mondo,

ma io vi ho scelto dal mondo, perciò il mondo vi odia.

Per approfondimento:

• Chiamati Fuori •

• Un NUOVO NOME •

Salmo 147:4

Conta il numero delle stelle le chiama tutte per nome.

Giovanni 10:3

A lui apre il portinaio, e le pecore ascoltano la sua voce,

per di più chiama le sue pecore per nome e le conduce fuori.

Apocalisse 2:17

Chi ha orecchie ascolti ciò che lo Spirito divino dice alle chiese.

A chi vince darò da mangiare della manna nascosta,

e darò una pietruzza bianca, e sulla pietruzza sta scritto un nuovo nome,

che nessuno conosce, se non colui che lo riceve.

Per approfondimento:

• Un Nuovo Nome •

• La nostra VOCAZIONE •

Numeri 23:19

Dio non è un uomo, perché possa mentire, né un figlio d’uomo, perché possa pentirsi.

Quando ha detto una cosa, non la farà?

O quando ha dichiarato una cosa, non la compirà?

Romani 11:29

Sono senza pentimento infatti i carismi e la vocazione di Dio!

Per approfondimento:

• La nostra Vocazione •

• In modo PRATICO e REALE •

1^ Giovanni 3:18

Figlioli, non amiamo a parole né con la lingua, ma in modo pratico e reale.

Cosa significa: in modo PRATICO e REALE

Matteo 25:44-45

Allora anche questi gli risponderanno, dicendo:

«Signore, quando ti abbiamo visto affamato, o assetato,

o forestiero, o ignudo, o infermo, o in prigione e NON ti abbiamo soccorso?»

45) Allora egli risponderà loro dicendo:

«in verità vi dico: tutte le volte che NON l’avete fatto a uno di questi minimi,

NON l’avete fatto neppure a me.

Per approfondimento:

• In modo PRATICO e REALE •

PARTECIPARE al Corpo di Cristo è un immenso PRIVILEGIO che segue DUE principi:

AMORE AGAPÊ AHAVAH 

1^ Giovanni 4:16b

DIO è AMORE AGAPÊ AHAVAH 

e chi rimane nell’amore rimane in Dio e Dio rimane in lui.

EQUITÀ : MISPAT : 

Atti 4:32

E il gran numero di coloro che avevano creduto era di un sol cuore e di una sola anima,

nessuno diceva esser suo quello che aveva, ma tutte le cose erano in comune fra di loro.

2^ Corinzi 8:14-15

ma solo seguire un criterio di equità,

che al presente la vostra abbondanza supplisca alla loro indigenza,

affinché anche la loro abbondanza sia impiegata a supplire alla vostra indigenza,

perché vi sia equità, secondo quel che è scritto:

«Chi ne aveva raccolto molto, non ne ebbe di più, e chi poco, non ne ebbe di meno».

PARTECIPARE

significa prima supplire alle necessità del Corpo di Cristo

e poi a quelle del mondo, nella misura della forza che Dio ci ha dato.

È l’amore di Dio che ci convince, Non c’è altro modo!

Rinnegare se stessi e CONDIVIDERE tutto ciò che «Si è Si ha»

è impossibile senza l’Amore che Dio ha profuso nei nostri cuori, 

riceverlo è un «RHÊMA» di Dio.

Romani 5:5

Or la speranza non fa vergognare,

perché l’amore di Dio è stato profuso nei nostri cuori

attraverso lo Spirito Santo che ci è stato donato.

Inoltre ci sono cose che non si possono comprare ed eventi da cui la ricchezza non ci può salvare.

Il denaro non può salvare dalla malattia, dagli incidenti, dalla morte o dalle disgrazie,

solo Yeshùa (Gesù) può!

L’amore, la gioia, la pace, la salute

e tutte le cose veramente importanti per l’uomo non potranno mai essere comprate.

Questo non significa che dobbiamo disprezzare la ricchezza,

ma che la ricchezza non può comprare ciò che vuole, ma può aiutare in tante cose,

Yeshùa non parla di una povertà fine a se stessa, ma di CONDIVISIONE.

Giovanni 10:10

ma io sono venuto affinché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza.

«Le ricchezze inducono ad accumulare»

Non possiamo mettere la testa sotto la sabbia,

dobbiamo riconoscere che il mondo è schiacciato da necessità impellenti e disperate.

Ancora oggi milioni di uomini muoiono di fame, di malattia,

sopravvivono senza acqua, senza cibo, senza vestiti, senza un tetto, senza niente.

Povero secondo il pensiero occidentale, è nulla, rispetto a questo tipo di umanità,

non solo abbandonata a se stessa, ma spesso sfruttata per il benessere di pochi.

Miliardi di uomini senza Dio, destinati a morire in un mondo che si dice «umano 

o ancor peggio cristiano» ma che di «umano e di cristiano» ha poco o niente.

Perciò, torniamo alla domanda iniziale:

«Fratelli, che dobbiamo fare»

Efesini 4:16

Dal quale tutto il corpo ben connesso e unito insieme,

mediante il contributo fornito da ogni giuntura e secondo il vigore di ogni singola parte,

produce la crescita del corpo per l’edificazione di se stesso in amore.

«Perché possedere più di quello che ci occorre?»

Proverbi 30:7-9

Io ti ho chiesto due cose, non negarmele prima che io muoia:

8) allontana da me falsità e menzogna, non darmi né povertà né ricchezza,

cibami del pane che mi è necessario 9) perché, una volta sazio, non ti rinneghi e dica:

«Chi è YHWH?», oppure, divenuto povero, non rubi e profani il Nome del mio DIO.

Questa meditazione è stato fatta al meglio della mia conoscenza attuale della Parola di Dio, perciò può essere soggetta a modifiche.

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